LAVORO: ROTA (FAI CISL), IN PIAZZA AL FIANCO DI CGIL CISL UIL PER RIPRESA VERDE, EQUA E PARTECIPATA

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“il pnrr e’ una grande opportunita’ per il paese, per modernizzare le nostre infrastrutture e compiere una vera transizione ecologica. nel piano, anche grazie al pressing del sindacato, ci sono piu’ di 5 miliardi destinati all’agricoltura sostenibile e all’economia circolare, e oltre 15 miliardi per la tutela del territorio e della risorsa idrica. sono cifre importanti che preannunciano investimenti dalle conseguenze rilevanti sulle filiere agroalimentari e sul lavoro ambientale. ma dare per scontato che la crescita e la ripresa siano a portata di mano sarebbe un grave errore. si e’ aperta invece la fase piu’ delicata, quella che ci vede impegnati in prima linea per fare in modo che la ripartenza ci sia veramente e sia verde, equa, partecipata”. con queste parole, il segretario generale della fai cisl onofrio ROTA spiega su facebook la partecipazione della federazione agroalimentare e ambientale della cisl alle manifestazioni unitarie che si terranno domani a firenze, bari e torino. “ripartiamo insieme e’ il principio piu’ che condivisibile con il quale sosteniamo cgil cisl e uil nell’avanzare proposte a favore del lavoro, della coesione e della giustizia sociale”, aggiunge il sindacalista, che – informa la fai cisl – con una delegazione della federazione sara’ a firenze, dove interverra’ il segretario generale della cisl luigi SBARRA. “sono in ballo questioni cruciali: non solo la proroga del blocco dei licenziamenti, la cig covid, le politiche attive, ma anche piu’ contrasto e prevenzione contro il lavoro irregolare, la precarieta’, la mancanza di sicurezza nei luoghi di lavoro, piu’ attenzioni ai divari territoriali, maggiori riconoscimenti per i lavori gravosi, poveri e discontinui, come quelli su cui si batte da tempo la nostra federazione specialmente nell’ambito dell’agricoltura, della pesca, della forestazione”, evidenzia ROTA, che prosegue: “dunque la sfida del pnrr non sara’ tanto nello spendere le risorse nei tempi prestabiliti, ma nello spenderle bene, guardando a progetti di vera transizione ecologica, in cui cantieri forestali e consorzi di bonifica siano considerati essenziali per la cura del territorio, in un paese in cui 9 comuni su 10 restano a rischio idrogeologico”. “e’ dentro questa prospettiva che i lavoratori dell’agroalimentare e dell’ambiente potranno e dovranno essere protagonisti”, sottolinea ROTA, nel concludere che “i segnali positivi ci sono gia’, con settori che anche in piena pandemia hanno dimostrato la propria resilienza e le proprie caratteristiche anticicliche, e che ora si stanno affermando come driver della ripresa, ad esempio spingendo l’export alimentare o la ripartenza del turismo e di tutte le filiere connesse”.