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un comunicato stampa di asnacodi italia rende noto che: “la storia del sistema asnacodi italia-condifesa, che compie quest’anno 40 anni, si intreccia ed e’ parte integrante della storia dell’agricoltura italiana, con le sue particolarita’ produttive e climatiche, caratterizzata dal legame profondo degli agricoltori con le comunita’ di cui costituiscono il fulcro economico e sociale. il primo condifesa: ne e’ un esempio chiaro la delibera del consiglio provinciale di asti del 2 maggio 1968 che stabili’ di intervenire nel pagamento dei premi assicurativi delle polizze contro i danni ai prodotti agricoli con un contributo del 40% del costo. la provincia di asti era ed e’ caratterizzata dalle coltivazioni di uva per la produzione di vini pregiati e di ortofrutta che ne connotano il paesaggio e che hanno sempre costituito un’importante fonte di reddito per gli agricoltori e per tutti settori collegati. poiche’ il territorio e’ stato sempre particolarmente esposto alla grandine, sin dai tempi del regno di sardegna furono attivati mezzi di difesa ‘attiva’. con grande lungimiranza, proprio per preservare il reddito, si sperimentarono ‘cannoni grandinifughi’ contro le nubi produttive di grandine. esperimenti scientifici di difesa attiva furono all’epoca svolti anche nel veronese, altro territorio con caratteristiche produttive e meteorologiche affini all’astigiano. esperimenti che dimostrano come, connaturata all’esigenza di aggregare gli imprenditori agricoli per realizzare una difesa delle produzioni dalle calamita’ naturali, vi e’ sempre l’esigenza di applicare le innovazioni. sulla spinta delle esperienze fatte in quei territori, nell’ordinamento del regno d’italia fu introdotta la legge 9 giugno 1901, n.211 che istituiva i ‘consorzi di difesa contro la grandine’. legge che ha ispirato, costituendone in parte l’ossatura, un provvedimento degli anni ’70, che ha introdotto i contributi pubblici sulle assicurazioni e ha creato le basi giuridiche per la costituzione dei consorzi di difesa in tutto il paese. il riconoscimento giuridico e l’intraprendenza degli agricoltori che hanno creduto nella opportunita’ di dotarsi di strumenti innovativi di fronte ai danni sempre piu’ pesanti subiti dalle coltivazioni di pregio, hanno fatto crescere un sistema e la consapevolezza del ruolo di rappresentanza nei confronti del parlamento e del governo tanto da chiedere di essere consultati anche nel corso dell’iter legislativo di provvedimenti che interesse per il settore; 24 luglio 1981: negli anni 80 si e’ avvertita l’esigenza di realizzare una sede piu’ stabile e strutturata per la rappresentanza degli interessi dei consorzi e degli agricoltori ad essi aderenti. sicche’ il comitato nazionale di coordinamento e collegamento dei consorzi di difesa il 24 luglio 1981 ha deliberato la sua trasformazione in ‘associazione nazionale dei consorzi di difesa’ – as.na.co.di., riconosciuta con il decreto 2258/1981 del ministro dell’agricoltura e foreste. la struttura associativa ben definita e’ costituita dall’assemblea di cui fanno parte i presidenti dei consorzi aderenti, dal consiglio direttivo composto dai presidenti delle associazioni regionali, consentendo quindi rappresentativita’ a tutti i territori, da un presidente, due vice presidenti, da un comitato esecutivo e da un collegio sindacale. l’associazione e’ senza scopo di lucro e ha il compito di rappresentare tutti i consorzi associati nei confronti delle istituzioni e di concordare con il ciras, consorzio fra le compagnie di assicurazione operanti nel settore, le tariffe e condizioni di polizza da proporre per l’approvazione ai ministeri. il primo presidente e’ stato adelmino RUFFINAZZI, presidente dell’associazione regionale della lombardia. da allora la storia di asnacodi e quella della legislazione italiana sul fondo di solidarieta’ sono strettamente connesse e, senza presunzione, interdipendenti. nel tempo molte novita’ legislative sono state proposte da asnacodi che attenta all’evoluzione dei metodi di gestione dei rischi, ha suggerito l’introduzione di strumenti che pongono l’italia all’avanguardia in questo settore non solo in europa; l’evoluzione del sistema: l’avanzamento del sistema italia sotto il profilo normativo ha spinto asnacodi, con il supporto delle organizzazioni professionali, a intensificare una proficua e trasparente azione di lobby a livello europeo, per ottenere che i fondi comunitari partecipino al finanziamento degli strumenti di gestione dei rischi a vantaggio di tutti gli agricoltori europei. nel 2009, per la prima volta, la pac ha finanziato questo tipo di misure con il regolamento sull’health check della pac (73/2009), e ha introdotto un finanziamento comunitario a parziale copertura dei costi assicurativi. norma voluta con grande determinazione proprio dal sistema italia e da asnacodi. la positiva esperienza realizzata in italia, unico stato membro che ha utilizzato i fondi europei per la gestione del rischio, ha aperto le porte al riconoscimento, fra le priorita’ della pac che contribuiscono alla realizzazione della strategia europa 2020, del finanziamento di un panel di strumenti a carico del fondo per lo sviluppo rurale con il regolamento ue 1305/2013; i protagonisti: ‘asnacodi italia ha realizzato il suo percorso evolutivo in 40 anni di storia grazie alla rete coesa e crescente dei condifesa di tutta italia, espressione e fulcro dei territori e degli agricoltori’, sottolinea il presidente albano AGABITI. alla forza del sistema asnacodi hanno contribuito i 4 presidenti e i 7 direttori che si sono succeduti, capaci di confrontarsi proficuamente con le forze politiche e essere in sintonia con l’evoluzione dei tempi permettendo al comparto agricolo-zootecnico del paese di essere oggi punta di diamante e di eccellenza. ‘i primi 40 anni non sono un traguardo ma sono una nuova partenza; un momento di riflessione dei risultati storici per un nuovo inizio all’insegna dell’innovazione e della digitalizzazione, nell’ottica dell’agricoltura 4.0 e dei goal dell’agenda 2030’, dichiara il direttore andrea BERTI, promotore di questa nuova fase. ‘asnacodi e’ nata come rappresentanza del territorio e oggi ricopre un ruolo essenziale nel coordinamento dei condifesa territoriali. un obiettivo importante e’ di permettere, con la forza del sistema, di raggiungere una massa critica sufficiente per efficienti investimenti in tecnologia che consentano di allargare la platea degli aderenti alle misure della gestione del rischio. altro obiettivo e’ lo sviluppo degli strumenti a disposizione delle aziende agricole per accrescere la loro resilienza di fronte ai cambiamenti climatici e alle crisi di mercato. a novembre e’ prevista la celebrazione ufficiale dei primi quarant’anni di asnacodi nell’ambito del nostro forum internzionale, un evento di confronto e crescita dove presenteremo il libro su questa lunga storia’, annuncia, infine, il presidente AGABITI'”.