ANBI, OCSE RICONOSCE LE BUONE PRATICHE LOMBARDE NEL CONTROLLO DELLE RISORSE IRRIGUE

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“le attivita’ di anbi lombardia nel campo del monitoraggio delle risorse irrigue sono annoverate dall’ocse (organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) tra le principali ‘best practice’ nel campo della conoscenza a livello internazionale”, rende noto l’anbi, nel precisare che “il significativo riconoscimento e’ pubblicato nel ‘paper’ n. 158 dal titolo ‘costruendo la resilienza del settore agricolo italiano alla siccita”, a cura di katherine BALDWIN e francesca CASALINI”. “la pubblicazione offre un’ampia analisi del contesto italiano, dove siccita’ sempre piu’ frequenti stanno minacciando il settore agricolo, che si trova quindi a dover costruire un percorso di resilienza a lungo termine”, spiega l’anbi, nel sottolineare che “fra le attivita’ individuate come fondamentali vi e’ soprattutto la conoscenza dettagliata dei sistemi di approvvigionamento irriguo e delle loro modalita’ di gestione”. “il ‘paper’ evidenzia come le attivita’ svolte con il progetto isil-indagine sui sistemi irrigui della lombardia, promosso da anbi lombardia in collaborazione con l’universita’ statale di milano e con il sostegno della regione, abbiano permesso di colmare grosse lacune conoscitive, ponendo le basi per una piu’ oculata e mirata gestione della risorsa idrica in agricoltura”, rileva l’anbi, che prosegue: “anche il continuo monitoraggio delle derivazioni tramite la piattaforma regionale, progettata e gestita dal cedater-centro dati acqua e territorio rurale di anbi lombardia, e’ indicato come un determinante ausilio per la conoscenza e la quantificazione degli usi dell’acqua in agricoltura, nonche’ per supportare lo sviluppo di sistemi modellistici avanzati per le stime dei fabbisogni irrigui e per il supporto alle decisioni nella gestione della risorsa idrica”. “e’ un riconoscimento internazionale, che certifica il nostro costante impegno, ad ogni livello, per ottimizzare l’uso dell’acqua in agricoltura”, afferma il presidente di anbi francesco VINCENZI, che aggiunge: “il futuro della risorsa idrica non puo’ prescindere, nel rispetto delle priorita’ di legge, dalla mediazione fra i molteplici interessi, che ne sono coinvolti. per riuscirci e’ necessaria la conoscenza”. “percio’, accanto al piano di efficientamento della rete idraulica del paese, puntiamo alla realizzazione di una piattaforma, con cui costantemente monitorare i circa 131.000 chilometri di corsi d’acqua, gestiti da consorzi di bonifica ed irrigazione, vale a dire un’infrastruttura strategica per lo sviluppo agricolo e l’equilibrio ambientale dell’italia”, spiega massimo GARGANO, direttore generale di anbi, nel concludere che “per far questo, il piano nazionale di ripresa e resilienza e’ un’opportunita’ irripetibile, perche’ il futuro sia gia’ presente. noi abbiamo progetti e visione per un nuovo modello di sviluppo, che abbia il territorio al centro”.