DA WORKSHOP DELLA WATER ACADEMY SRD FOUNDATION E CIHEAM BARI PROPOSTE E RACCOMANDAZIONI PER COP26

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“si e’ concluso il workshop “nexus tra sicurezza idrica e sicurezza alimentare: la sfida del cambiamento climatico”, iniziativa cop26 organizzata da water academy srd foundation e dalla sede italiana del centro internazionale di alti studi agronomici mediterranei (ciheam bari), in partnership con irritec s.p.a. – azienda siciliana tra i leader mondiali nel settore dell’irrigazione di precisione – i cui risultati saranno condivisi durante la 26esima conferenza delle parti (cop26) della convenzione quadro delle nazioni unite sul cambiamento climatico (unfccc), che si terra’ a glasgow il prossimo novembre”, rende noto un comunicato del ciheam bari. “l’incontro, svoltosi nella sede del ciheam bari il 15 settembre scorso, grazie alla presenza di personalita’ di rilievo di istituzioni multilaterali, centri di ricerca, universita’ e del settore privato, ha costituito l’occasione per aprire un dibattito sull’urgenza di cercare soluzioni per affrontare questa sfida epocale”, afferma il comunicato, nel precisare che “il dibattito ha prodotto interessanti spunti per possibili orientamenti strategici e operativi finalizzati ad affrontare le sfide future e a rafforzare efficienza, efficacia e sostenibilita’”. “tra le conclusioni del workshop e’ emerso che oltre il 70% di acqua dolce viene utilizzato in agricoltura e tale percentuale e’ destinata ad aumentare per far fronte alla necessita’ di nutrire una popolazione mondiale in crescita”, rileva il comunicato, che prosegue: “e’ essenziale, quindi, concentrare gli sforzi principalmente in questo settore. solo l’utilizzo appropriato della risorsa idrica che, al contrario, tende a diminuire, potra’ consentire di bilanciare la domanda di acqua in agricoltura con la disponibilita’”. “il gruppo di lavoro, in particolare, ha posto l’accento sul coinvolgimento dei giovani del mediterraneo nella lotta al cambiamento climatico”, spiega il comunicato, che evidenzia: “come indicato negli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’agenda 2030, i giovani sono cruciali agenti di cambiamento. l’importanza, quindi, di diffondere una nuova cultura dell’acqua, fondata sul valore della sostenibilita’ e del consumo consapevole, anche attraverso l’inserimento di tematiche nei curricula didattici, rafforza l’impegno delle giovani generazioni nello sviluppare soluzioni innovative a vantaggio dell’intera societa’”. “i lavori, presieduti da alessandro LETO, direttore della fondazione water academy srd, sono stati aperti da maurizio RAELI, direttore del ciheam bari”, informa il comunicato. “da quasi 60 anni il ciheam bari si dedica allo sviluppo dell’agricoltura, della pesca, della gestione delle acque e dei sistemi alimentari sostenibili per sostenere la crescita inclusiva dei territori rurali e costieri”, ha detto RAELI. “siamo consapevoli che l’agricoltura e l’acqua sono essenziali per raggiungere la sicurezza alimentare e sostenere le filiere agricole e l’economia”, ha sottolineato il diretto del ciheam bari, che ha spiegato: “occorrono risposte urgenti. la formazione e’ una di queste e il nostro contributo alla cop26 sara’ sempre piu’ orientato alla ricerca di strategie utili alle future generazioni che, anche grazie a curricula didattici innovativi, saranno preparati ad adottare soluzioni che rispettino l’indispensabile nexus tra sicurezza alimentare e gestione sostenibile delle risorse idriche”. “per essere piu’ efficaci nell’affrontare questa sfida epocale occorre un cambio di paradigma”, ha affermato LETO, secondo cui “occorre adottare una nuova visione che, in generale, sia in grado di considerare il termine ‘sostenibilita” come un sostantivo e non piu’ come un aggettivo”. “piu’ in particolare, invece, questo cambio di paradigma significa adottare una nuova cultura dell’acqua capace di far si’ che tutti nel mondo la considerino come la ‘madre della vita’”, ha precisato LETO, nel sottolineare che “se e quando saremo in grado di adottare questo nuovo paradigma, otterremo come risultato logico il ‘consumo consapevole dell’acqua’”. “siamo orgogliosi di aver contribuito attivamente alla realizzazione di questo importante incontro, nato dalla volonta’ di promuovere una cultura dell’acqua e sensibilizzare verso l’adozione di pratiche sostenibili e ad alto valore sociale, i cui risultati saranno presentati durante cop26”, ha detto giulia GIUFFRE’, consigliere d’amministrazione e ambasciatrice della sostenibilita’ di irritec, intervenuta all’evento anche in qualita’ di relatrice. “partecipando a questo tavolo di confronto, abbiamo avuto il piacere di raccontare il modello irritec, improntato verso i principi di sostenibilita’, attraverso lo sviluppo di un modello di agricoltura sostenibile ed efficiente, ma anche replicabile e facilmente accessibile”, ha spiegato GIUFFRE’, nel sottolineare che “l’irrigazione di precisione rappresenta, infatti, una soluzione concreta per tutelare la sicurezza alimentare a livello globale consentendo un miglioramento della gestione delle risorse idriche”. “il workshop, moderato da nicola LAMADDALENA, vice direttore del ciheam bari, ha visto la partecipazione di carlo DONATI, presidente della water academy srd foundation, teodoro MIANO, vicepresidente del ciheam e delegato del rettore per internazionalizzazione dell’universita’ di bari, vania GAVA, sottosegretario di stato mite, giulio TERZI DI SANT’AGATA, ambasciatore, teresa CARADONNA, presidente del comitato regionale piccola industria di confindustria puglia, pietro PICCIONI, direttore di coldiretti puglia, giulia GIUFFRE’, consigliere d’amministrazione e ambasciatrice della sostenibilita’ di irritec s.p.a., jean BOROTHO, land &water division fao-roma, DAMIANO PETRUZZELLA, senior officer del ciheam bari, roberto HENKE e raffaella ZUCARO del crea – roma, abdulcadir GIAMA, fondatore galkayo medical center, agostino BRUZZONE, stratego/ universita’ di genova”, conclude il comunicato.