GIORNATA UE BIOLOGICO: CIA, SIA DI MONITO PER APPROVAZIONE LEGGE NAZIONALE SUL BIO

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“la prima ‘giornata europea del biologico’ (eu organic day) proclamata oggi dalla commissione ue nell’ambito del piano d’azione per lo sviluppo del bio, e con data fissata per ogni 23 settembre, sia di monito per l’approvazione alla camera della norma sulle ‘disposizioni per la tutela, lo sviluppo e la competitivita’ della produzione agricola, agroalimentare e dell’acquacoltura con metodo biologico’”, afferma in un comunicato cia-agricoltori italiani che, “richiamando l’impegno atteso dal green deal ue, torna a sollecitare, sul testo, l’intervento risolutivo della camera, visto anche l’ok gia’ ottenuto al senato”, precisa il comunicato. “non riusciamo a comprendere perche’ il parlamento non calendarizzi questa legge e la approvi in tempi celeri”, afferma il presidente nazionale di cia, dino SCANAVINO, che prosegue: “se ci dovessero essere necessita’ di adeguamento si potrebbero poi attivare i canali per le modifiche. e’ finito, dunque, il tempo dei dibattiti sterili nel mondo della rappresentanza. sulla norma c’e’ gia’ consenso vastissimo da parte di tutto l’arco costituzionale, con un unico voto contrario in senato. il comparto non puo’ rischiare un arretramento, ne’ disattendere gli impegni presi con l’europa”. “di fatto questa giornata europea arriva a ricordare anche alla politica italiana che la rivoluzione bio e’ gia’ in atto, e se non vogliamo perdere la partita con competitor europei, sempre piu’ agguerriti, tocca rendere pienamente applicabili i principi dell’agroecologia e consentire al biologico nazionale di continuare a produrre valore per il paese, recependo le esigenze dei cittadini e in coerenza con le diverse strategie ue”, evidenzia SCANAVINO. “piena adesione, dunque, di cia e anabio, la sua associazione per la promozione del biologico, alla giornata proclamata dall’ue ma, sottolineano entrambe, occorre che l’italia dia un segnale forte e concreto ai suoi cittadini come all’europa che con il ‘piano d’azione per lo sviluppo della produzione biologica’, vuole stimolare agricoltori e consumatori, far si’ che, entro il 2030, il 25% dei terreni agricoli sia destinato al bio, rispettare le strategie ‘farm to fork’ e ‘biodiversity’ e agevolare, nel contesto del green deal, la transizione verso sistemi alimentari sostenibili”, spiega il comunicato, che continua: “secondo cia e anabio e’ chiaro che, senza una legge nazionale sul biologico, l’italia non potra’ fare la sua parte rispetto alle azioni previste da bruxelles, ne’ contribuire, con onesta’ e coerenza, alla campagna di sensibilizzazione, tra i 447 milioni di cittadini europei, sui benefici dell’agricoltura bio, come la salvaguardia della biodiversita’ e lo sviluppo del benessere animale, la resilienza imprenditoriale e un reddito piu’ elevato per i produttori. si tratta di valori che non interessano soltanto gli agricoltori, ma l’intera catena alimentare ed e’ opportuno aiutare i consumatori a operare scelte con piena consapevolezza”. “quindi, per cia e anabio, occorre ora accelerare e dotare l’italia di una legge nazionale sul bio, pilastro fondamentale per la costruzione del futuro agricolo del paese, attualmente, leader del settore in europa con 80 mila operatori e 2 milioni di ettari coltivati. il passaggio e’ cruciale, ancor piu’ perche’ stretti tra criticita’ pandemiche e obiettivi green, incentivati dalla nuova pac e dal recovery fund”, conclude il comunicato.