ASSEMBLEA DONNE FLAI CGIL: MININNI, PARTIAMO DA NOI E DAGLI ESEMPI DI ALTOBELLI E TURTURA

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si e’ svolta oggi l’assemblea della donne della flai cgil a roma al teatro ambra jovinelli ne corso della quale sono stati presentati i risultati di una ricerca/questionario sottoposta a tutte le strutture del sindacato, per indagare, sia nell’area tecnica che in quella politica, le convinzioni piu’ profonde e radicate rispetto alle differenze di genere nella vita privata e nell’attivita’ professionale. l’obiettivo – spiega la flai – e’ quello di tracciare una ‘mappa’ di interventi, indispensabili per agevolare un dialogo schietto e senza incomprensioni di sorta fra uomini e donne. partiamo da noi, donne e uomini della flai – ha affermato il segretario generale giovanni MININNI – con i nostri limiti, i nostri difetti, ma anche con la nostra passione, le nostre speranze, le nostre tenerezze e il sogno di costruire un mondo migliore”. “l’assemblea – prosegue il comunicato – e’ stata aperta dalla giornalista afghana mariam BARAK, una testimonianza toccante di un oggi insopportabile e violento per donne private di qualsiasi diritto, possibilita’. la tragedia dell’afghanistan – ha detto subito MININNI – e’ emblematica, ci dice quanta fatica bisogna fare per consolidare le conquiste democratiche nella societa’ e quanto basti poco tempo per stravolgere tutto e ritornare anni e anni indietro, senza piu’ avere una speranza”. “una tragedia – ha proseguito il segretario della flai cgil – che non ci parla solo dell’oscurantismo dei talebani e della loro arretratezza culturale, ma anche dell’arroganza di noi occidentali che con la presunzione di esportare la democrazia abbiamo fatto un grande disastro. soldi spesi male per garantire i nostri interessi e nessuna attenzione e cura a consolidare quei germogli di democrazia e di societa’ dei diritti che pure avevano iniziato a svilupparsi in questi venti anni”. “per MININNI, potremmo assumere un impegno: nelle prossime assemblee delle donne ci sara’ sempre spazio per denunce di situazioni che si verificano nel mondo, e che dimostrano come purtroppo le donne siano sempre tra le prime a pagare il prezzo piu’ duro di crisi, di disastri molto spesso dovuti a un sistema di potere patriarcale e capitalistico che permea l’intero pianeta”, sottolinea la flai . “troppo spesso diamo per scontato che al nostro interno non si possa verificare nulla di strano nelle dinamiche di potere tra uomo e donna – ha riflettuto MININNI -, che in mezzo a noi il modello patriarcale non si insinui e che tutto sia sotto controllo. sarebbe il caso di cominciare a riflettere sul fatto che non possiamo piu’ affrontare questi temi lasciandoli alle compagne, ma dobbiamo farlo diventare patrimonio comune dell’organizzazione. gli uomini devono prendere la parola ed assumersi la responsabilita’, riflettendo sul proprio mondo di essere, sul linguaggio e sull’esercizio del potere, non solo verso le compagne ma anche nella flai e verso l’esterno”. “il segretario della flai non ha dubbi: la violenza sulle donne nella societa’ interroga tutti noi. i femminicidi si susseguono inesorabilmente, e sembra impossibile fermarli. questa cosa ci riguarda, riguarda noi uomini, la nostra cultura patriarcale che apprendiamo fin da bambini, e spesso inconsapevolmente ci portiamo dietro nei rapporti che costruiamo con le nostre compagne, nelle nostre famiglie, con le colleghe di lavoro”, sottolinea la flai. MININNI ha citato due donne protagoniste della storia del sindacato dell’agroindustria fin dalle sue origini. “la flai e’ una grande categoria di donne, da argentina ALTOBELLI, prima segretaria di federterra – di cui quest’anno celebreremo il centoventesimo anniversario – a donatella TURTURA, segretaria di federbraccianti negli intensi anni settanta”, ha detto.