FARM TO FORK: PRANDINI (COLDIRETTI), SFIDA AMBIZIOSA PER AGRICOLTURA ITALIANA, PESANO INCOERENZE

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“farm to fork e’ per l’agricoltura italiana una sfida ambiziosa sulla quale pesano ancora troppe incoerenze a partire dall’esigenza di garantire risorse adeguate in una situazione in cui bisogna assicurare l’approvvigionamento alimentare dei cittadini europei dopo lo shock nei commerci determinato dalla pandemia”, afferma il presidente della coldiretti ettore PRANDINI dopo l’esito del voto sulla farm to fork al parlamento europeo, sottolineando che “affinche’ la sostenibilita’ non sia solo uno slogan e si traduca in comportamenti concreti e’ necessario semplificare e velocizzare gli adempimenti burocratici, riducendo drasticamente i costi dalle imprese ed agire con coerenza nel disegnare le politiche dell’ue, soprattutto in materia di ricerca e innovazione”. “la competitivita’ in agricoltura si gioca sulla sostenibilita’ del reddito delle imprese, che va tutelato e sulla disponibilita’ di strumenti adeguati”, spiega PRANDINI, secondo cui “e’ importante il riconoscimento da parte del parlamento europeo del ruolo delle nuove tecniche di evoluzione assistita (tea) per accelerare sulla genetica green capace di tutelare l’ambiente, proteggere le produzioni agricole con meno pesticidi, difendere il patrimonio di biodiversita’ presente in italia dai cambiamenti climatici e far tornare la ricerca italiana protagonista dopo l’emergenza covid”. “in questo contesto il giusto impegno per tutelare la salute dei cittadini non puo’ tradursi in decisioni semplicistiche che rischiano di criminalizzare ingiustamente singoli prodotti indipendentemente dalle quantita’ consumate” precisa PRANDINI, nell’evidenziare “la necessita’ di fermare anche il nutriscore e gli alti sistemi di etichettatura a colori cosi’ come il tentativo di delegittimare settori chiavi della produzione animale, a vantaggio di un approccio omologante che potrebbe portare a pericolose aperture verso cibi sintetici e prodotti ultratrasformati sostitutivi di prodotti lattiero-caseari e della carne”. “accogliamo invece con favore il fatto che l’europarlamento ribadisca la necessita’ di garantire che le importazioni di prodotti da paesi terzi rispettino gli stessi standard sociali, sanitari e ambientali delle produzioni italiane ed europee”, sottolinea il presidente di coldiretti, secondo cui “in questo contesto e’ fondamentale garantire il principio di reciprocita’ con i paesi terzi che devono rispettare per le esportazioni le stesse norme in materia di rispetto dell’ambiente della salute e del lavoro vigenti in europa”. “e per assicurare la possibilita’ per i consumatori di premiare comportamenti virtuosi occorre rendere obbligatoria l’indicazione di origine in tutti gli alimenti dopo che la coldiretti per obiettivo ha raccolto 1,1 milioni di firme insieme ad altre organizzazioni europee nell’ambito dell’iniziativa dei cittadini europei (ice) ‘eat original! unmask your food'”, spiega PRANDINI. “l’agricoltura italiana non e’ solo prima in europa per valore aggiunto ma e’ anche la piu’ green e sostenibile a livello ue e puo’ contare il primato indiscusso per la qualita’ alimentare con 316 specialita’ dop/igp/stg, compresi grandi formaggi, salumi e prosciutti, riconosciute a livello comunitario e 415 vini doc/docg, 5266 prodotti tradizionali regionali censiti lungo la penisola, la leadership nel biologico con circa 80mila operatori biologici e la piu’ ricca biodiversita’”, conclude la coldiretti.