ASSEGNO UNICO: MANTEGAZZA (UILA UIL), ATTENDERE DI PIU’ PER AVERE DI MENO, LA UILA NON CI STA

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“auspicavamo sinceramente che il pre-consiglio dei ministri di ieri fugasse le nostre preoccupazioni rispetto all’assegno unico, mentre invece, le bozze in circolazione non fanno altro che confermare le nostre precedenti valutazioni. siamo di fronte a una riforma profondamente divisiva che toglie ai lavoratori con redditi e isee piu’ bassi a favore di quelli piu’ alti del lavoro autonomo e delle partite iva”, afferma il segretario generale uila uil stefano MANTEGAZZA in merito al decreto legislativo sulla riforma dell’assegno unico. “la clausola di garanzia prevista nell’art. 5 del decreto legislativo implicitamente conferma i nostri calcoli, tra l’altro mai smentiti nel merito, di un assegno unico che rischia di diventare per tanti lavoratori meno ‘pesante’ rispetto a quanto percepito finora come detrazioni fiscali e anf”, sottolinea MANTEGAZZA, nell’aggiungere che “si tratta peraltro di una norma di salvaguardia riconosciuta ad una platea limitata che diminuisce anno per anno fino a scemare nel 2025”. “questa riforma costringera’ centinaia di migliaia di lavoratori dipendenti a tirare la cinghia mese dopo mese in attesa che arrivi l’assegno dall’inps perche’ il governo decide che non hanno piu’ il diritto di percepirlo anticipatamente in busta paga”, evidenzia MANTEGAZZA, che precisa: “una riforma che costringera’ i lavoratori dipendenti a richiedere l’isee per ottenere l’assegno unico, ma consentira’ a chi non vuole presentarlo di beneficiare di un importo pari a 50 euro al mese, senza limiti di reddito e patrimonio mobiliare e immobiliare, per ogni figlio a carico. un bel regalo che strizza l’occhio ai tanti, troppi evasori che vivono alle spalle del reddito fisso e dei pensionati”. “una riforma che dovrebbe preoccupare tutto il mondo della rappresentanza: per la prima volta, infatti, si mette mano pesantemente alle norme che disciplinano il mondo del lavoro senza alcun coinvolgimento di sindacati ed imprese ne’ a monte ne’ nel monitoraggio degli effetti della norma, che viene demandato al mondo dell’associazionismo”, afferma MANTEGAZZA, che sottolinea: “non riteniamo possano essere queste le fondamenta su cui ‘ricostruire’ il paese del dopo-covid”. “le tabelle dell’ufficio studi della uila che spiegano le modalita’ con cui questa riforma si realizza mettendo le mani in tasca a centinaia di migliaia di lavoratori dipendenti sono a disposizione per ogni confronto di merito”, informa il segretario generale uila uil, nel concludere che “per quanto ci riguarda porteremo i contenuti della riforma e tutte le sue contraddizioni in ogni luogo di lavoro, tra i braccianti, gli alimentaristi e i pescatori con una sola parola d’ordine: modificare la legge rendendo strutturale la maggiorazione transitoria affinche’ nessuno perda un euro e confermando che il nuovo assegno venga erogato, come fino ad adesso, direttamente in busta paga”.