PROSEK: MIPAAF HA PRESENTATO ALLA COMMISSIONE UE DOCUMENTO DI OPPOSIZIONE A MENZIONE TRADIZIONALE

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il ministro delle politiche agricole alimentari e forestali stefano PATUANELLI e il sottosegretario gian marco CENTINAIO hanno annunciato questa mattina in conferenza stampa di aver inviato oggi alla commissione europea il documento di opposizione alla domanda di protezione della menzione tradizionale “prosek” avanzata dalla croazia. nel dossier di 14 pagine sonoo precisate la posizione italiana e le motivazioni tecniche, storiche e territoriali. la croazia ha 60 giorni di tempo per le controdeduzioni alla quale l’italia rappresentata dal mipaaf avra’ diritto di controreplicare insieme a tutti coloro che hanno presentato gia’ l’opposizione, tra cui i tre consorzi, e le regioni interessate. tra le motivazioni alla base del documento di opposizione vi e’ – e’ stato spiegato – innanzitutto l’evidente omonimia tra “prosek” e prosecco. PATUANELLI ha ribadito che il riconoscimento del “prosek”, pur non rappresentando un pericolo in termini di competitivita’ produttiva per un’eccellenza indiscussa quale il prosecco, rischierebbe di far saltare l’intero sistema delle dop e igp. gia’ in passato, come accaduto per il tocay ungherese o lo champagne francese, l’unione europea ha ribadito il divieto di utilizzare una denominazione che evochi una dop, ha ricordato il ministro. l’unione europea deve tutelare il prosecco anche perche’ le colline di conegliano e valdobbiadene sono state riconosciute dall’unesco “patrimonio dell’umanita’”, hanno indicato sia il ministro sia CENTINAIO. il documento di opposizione solleva anche una questione di “ragionevole durata del procedimento” visto che la domanda di protezione della menzione tradizionale, ricevuta dalla commissione europea nel 2013, e’ giunta in gazzetta ufficiale solo 8 anni dopo. la difesa del prosecco e’ una battaglia condivisa trasversalmente da parlamento, regioni, comuni, associazioni di categoria e consorzi di tutela (presenti all’incontro), che insieme hanno collaborato alla redazione del documento, ha ricordato il sottosegretario. ancora una volta l’italian sounding rischia di mettere a repentaglio il sistema delle eccellenze agroalimentari italiane, finora tutelate dall’unione europea, hanno insistito i vertici di via XX settembre. (i.c.)