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i prodotti a base di carne fanno parte del patrimonio gastronomico francese, ma sono criticati da alcuni consumatori per la loro impronta ambientale, i loro effetti sulla salute e il loro impatto ambientale, la crescente consapevolezza del benessere animale, scrive “les echos”, spiegando che d’altronde questi prodotti hanno sempre piu’ equivalenti a base di proteine vegetali. sulla scia del pioniere americano beyond meat, infatti, diverse start-up francesi (happyvore, la vie, le papondu, umiami ecc.) – spiega l’articolo – “cercano di conquistare i clienti che desiderano consumare in modo piu’ responsabile”. i finanziamenti per questo comparto della foodtech decollano, ma gli ostacoli alla commercializzazione restano numerosi e i tempi per l’autorizzazione da parte dell’autorita’ europea della sicurezza degli alimenti potrebbero essere lunghi, per cui le start-up francesi – afferma “les echos” – potrebbero essere costrette a lanciare i loro prodotti prima di tutto all’estero.