PAC: COPAGRI SARDEGNA A PATUANELLI, OVICAPRINI FUORI DA ECOSCHEMA ZOOTECNIA GRANDE DANNO PER L’ISOLA

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“nonostante l’opposizione delle organizzazioni agricole e della regione sardegna – dice pietro TANDEDDU, direttore copagri sardegna e responsabile nazionale copagri per il comparto ovicaprino – il ministro delle politiche agricole PATUANELLI ha deciso che, all’interno del piano strategico nazionale, previsto dalla nuova programmazione agricola comunitaria 2023-2027, non si applichera’ agli ovicaprini l’ecoschema zootecnia riferito al benessere animale a tutto vantaggio delle produzioni zootecniche del nord italia. il che significa, per le imprese pastorali della sardegna che, come noto, dispone della maggior presenza di capi ovicaprini in italia ( 3.039.160 capi ovini ,pari al 48% del patrimonio nazionale e 298.424 caprini, pari al 28% del totale italiano), un danno economico ingente, assolutamente inaccettabile; un danno a svantaggio della sardegna ma a carico anche di tutte le altre aree marginali del nostro paese. stupisce che , a fronte delle indicazioni poste a base delle scelte,rivolte a privilegiare la conduzione al pascolo o in semi-brado, si penalizzi proprio il comparto ove tale tipologia di allevamento e’ maggiormente diffusa.” “copagri sardegna – prosegue il presidente CIRRONIS – non accetta che la sardegna subisca un danno che possiamo stimare in 133 milioni di euro per anno: a tanto ammonta il valore di 40 euro moltiplicato per i circa 3.337.000 di capi ovicaprini presenti nell’isola. considerato che il contributo sugli ecoschemi e’ sottratto dal premio base, non possiamo che parlare di somma ingiustizia . la regione deve trovare il modo di bloccare questa decisione considerato anche che il ministro non ha portato ancora il piano strategico nazionale al confronto finale in conferenza stato-regioni; tra l’altro non si conoscono i termini per la ripartizione delle risorse tra le regioni riferite allo sviluppo ruale e se PATUANELLI vorra’ per la sardegna tener conto del principio di insularita’.”