VINCENZI (ANBI), IN TOSCANA INTERVENTO MULTIFUNZIONALE DONERA’ NUOVA VITA AL LAGO DI SAN FLORIANO

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“oltre 8 milioni di investimento per il recupero del lago di san floriano: e’ un progetto importante per la zona meridionale della maremma e che impegnera’ nei prossimi anni il consorzio di bonifica 6 toscana sud; permettera’ non soltanto di riportare il bacino lacustre, oggi nel degrado, ad una condizione di fruibilita’, ma rendera’ possibile il suo utilizzo, oltre che per l’irrigazione, come fonte di approvvigionamento idrico per la vicina oasi naturale di burano, nonche’ come serbatoio d’acqua per elicotteri e canadair in caso di incendio”, rende noto l’anbi. “non sara’ un intervento semplice, si dovra’, infatti, svuotare, scavare e ripulire il lago per farlo tornare ad una profondita’ di 10 metri, preoccupandosi anche della fauna ittica secondo le indicazioni, che daranno gli esperti”, osserva fabio BELLACCHI, presidente del consorzio di bonifica 6 toscana sud. “il progetto nasce a seguito dell’accordo per la tutela del lago di burano, stipulato nel 2003: un lungo iter, che giunge finalmente a conclusione e che prevede, attraverso un finanziamento di 5.879.660 euro del ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, il consolidamento della diga e la realizzazione dello scarico di fondo e superficie, consentendo la riduzione della salinizzazione”, informa l’anbi, nel precisare che “al termine di questo intervento sara’ quindi possibile il completo utilizzo dell’opera, permettendo di invasare l’intero volume d’acqua previsto, pari a circa 900.000 metri cubi”. “il lotto successivo, per un investimento di 2.200.000 euro finanziati dal piano irriguo nazionale, consentira’ di realizzare l’impianto d’irrigazione, che servira’ circa 400 ettari ed oltre 50 aziende, garantendo un notevole risparmio d’acqua”, spiega l’anbi. “prevediamo l’inizio dei lavori tra giugno e luglio; la durata prevista e’ di due anni”, indica roberto TASSELLI, responsabile area progettazione del consorzio di bonifica 6 toscana sud. “e’ l’esempio di quanto dovrebbe interessare almeno altri 90 bacini del nostro paese, come abbiamo individuato nel nostro piano di efficientamento della rete idraulica del paese”, sottolinea francesco VINCENZI, presidente di anbi, che spiega: “la loro capacita’ d’invaso complessiva e’ di quasi 698 milioni di metri cubi, ma oltre 72 milioni sono inutilizzabili, perche’ occupati da sedime, conseguenza di un progressivo interrimento a seguito di anni di mancata manutenzione. riportarli in piena efficienza comporterebbe un costo stimato in circa 290 milioni di euro, capaci di attivare almeno 1450 posti di lavoro”. “accanto a cio’ indichiamo la necessita’ di ultimare 16 bacini non completamente o per niente utilizzati. con un investimento di circa 451 milioni di euro, si aumenterebbe di oltre 96 milioni di metri cubi, la capacita’ della rete idraulica di trattenere le acque, garantendo una riserva idrica, determinante di fronte all’emergenza climatica; non solo: si attiverebbero ulteriori 2.200 posti di lavoro. sono elementi di mancata crescita, penalizzanti l’economia dei territori”, aggiunge massimo GARGANO, direttore generale di anbi. “interventi come quello, che coinvolge il lago san floriano e l’oasi di burano, rappresentano l’unico modo per contrastare le drammatiche conseguenze dei cambiamenti climatici”, spiega fabio CIANCHI, coordinatore delle oasi wwf della maremma, che evidenzia: “e’ un’opera di fondamentale importanza perche’ interessa due siti di importanza comunitaria, che assieme alla laguna di orbetello rappresentano un’unita’ ecologica funzionale. anche nell’anno appena trascorso, il lago ha rischiato una crisi distrofica, dovuta alla siccita’, alle alte temperature ed agli scarichi fognari di capalbio scalo”. “come wwf resteremo vigili a fianco del consorzio di bonifica, affinche’ il lago di san floriano possa ritornare alla sua originaria bellezza, quando la superficie era ricoperta dalle ninfee bianche”, conclude CIANCHI.