CREDITI CARBONIO: GIANSANTI (CONFAGRI),AGRIFISH DIA LINEE PER VALORIZZARE RUOLO AGRICOLTORI

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“accrescere e valorizzare il ruolo svolto dall’agricoltura e dalla silvicoltura in termini di assorbimento del carbonio. e’ il tema che al centro della riunione informale del ministri dell’agricoltura della ue che si apre oggi, a strasburgo, ricorda la confagricoltura, nel sottolineare che “l’obiettivo della presidenza francese di turno e’ quello di fornire una serie di indicazioni alla commissione in vista della proposta di regolamento, che sara’ presentata entro la fine dell’anno, relativa al varo di un sistema di certificazione europea tale da consentire la giusta remunerazione dei produttori agricoli per un servizio svolto nell’interesse della collettivita’”. “dai dati resi noti dalla presidenza francese del consiglio, a livello globale nel 2020 il mercato della compensazione volontaria del carbonio ha riguardato circa 190 milioni di tonnellate di c02”, rileva il presidente di confagricoltura massimiliano GIANSANTI, che evidenzia: “il doppio rispetto all’anno precedente. e per il 2030 e’ prevista un’espansione di 15 volte”. “le prospettive per il nostro settore sono di assoluto rilievo considerato che attualmente l’agricoltura rappresenta meno dello 0,1% dei crediti di carbonio scambiati globalmente”, prosegue GIANSANTI, che sottolinea: “nel piano italiano per la transizione ecologica e’ stato messo in evidenza che, attraverso la fotosintesi, da sole le foreste assorbono ogni anno circa 40 milioni di tonnellate di c02, pari al 10% dei gas ad effetto serra emessi nel nostro paese. un quantitativo che supera di circa 10 milioni di tonnellate le emissioni totali del settore agricolo”, evidenzia il presidente di confagricoltura”. “le cifre dimostrano che il nostro settore ha un ruolo di primo piano nella transizione verso la neutralita’ climatica”, afferma GIANSANTI, secondo il quale “e’ percio’ di fondamentale importanza la messa a punto di una metodologia comune per la certificazione degli assorbimenti di carbonio che consentira’ di assegnare la giusta remunerazione agli agricoltori”. “occorre pero’ puntare sulle imprese professionali che sono in grado di investire sulle innovazioni tecnologie e di intercettare, allo stesso tempo, la domanda dei consumatori di prodotti agroalimentari e le esigenze della societa’ in termini di crescente sostenibilita’ ambientale”, conclude il presidente di confagricoltura.