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“il paese ha la necessita’ di una politica energetica che affronti in maniera strutturale l’incremento dei costi che si e’ verificato negli ultimi 12 mesi; le misure tampone, varate fino ad oggi, risultano insufficienti nella quantita’ e nella qualita’ rispetto a prezzi dell’energia che rischiano di tagliare produzioni e occupazione e impoverire le famiglie italiane”, afferma il segretario generale della uila uil stefano MANTEGAZZA in merito alla questione energetica e l’aumento dei costi. “il governo e’, su questo fronte, in forte ritardo e la politica ci sembra sempre piu’ distante dalla realta’”, aggiunge MANTEGAZZA, che spiega: “e’, infatti, solo con scelte strutturali forti e di lungo periodo che il paese puo’ ridurre i costi energetici che rischiano di vanificare la crescita straordinaria del pil 2021 e quella prevista per il 2022”. “i giacimenti italiani di gas e petrolio devono essere sfruttati al massimo, quelli chiusi vanno riaperti e, infine, gli adempimenti burocratici che ritardano in ogni angolo del paese l’entrata in funzione delle agro-energie vanno per decreto eliminati”, conclude il segretario generale della uila uil.