AVIARIA: PRANDINI (COLDIRETTI), AIUTI SALGONO A 40MLN SERVE ANTICIPO IN VIA SEMPLIFICATA 80% RISORSE

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“grazie al pressing della coldiretti salgono a 40 milioni di euro gli aiuti agli allevamenti avicoli per combattere l’influenza aviaria con risorse da impiegare in via prioritaria a favore degli operatori della filiera danneggiati dal blocco degli animali e delle esportazioni di prodotti trasformati a seguito dei casi di influenza dei polli negli ultimi due anni, 2021 e 2022”, afferma il presidente della coldiretti ettore PRANDINI in riferimento “all’emendamento approvato in commissione bilancio al senato al decreto sostegni ter in conversione al senato”, precisa la coldiretti. “per aiutare le imprese a sostenere i maggiori costi sostenuti che si aggiungono all’impennata delle spese per energia e materie e’ fondamentale prevedere anche nel decreto di attuazione delle misure un anticipo in via semplificata dell’80% delle risorse, in modo che i risarcimenti per i danni diretti ed indiretti siano erogati nel piu’ breve tempo possibile, perche’ le maggiori problematiche sono proprio la mancanza di liquidita’ e le forti difficolta’ che le aziende incontrano nel ricevere ulteriore credito da parte delle banche a causa della situazione di crisi che mina la solidita’ economico-finanziaria degli allevamenti, con conseguente crollo del loro rating creditizio”, spiega PRANDINI. “e’ importante che i fondi stanziati vadano con priorita’ agli allevamenti colpiti, circa 1600 realta’ a livello nazionale, con un’iniezione di liquidita’ alle imprese che oltre ai mancati redditi del periodo devono affrontare anche il forte aumento delle spese fisse a causa del rincaro dei costi energetici e dei materiali”, afferma la coldiretti, per la quale “infine, considerata la ciclicita’ della pandemia e gli effetti economici devastanti, e’ fondamentale avviare sin da subito in italia la sperimentazione e la produzione di un vaccino per l’influenza aviaria”. “le carni avicole sono le piu’ consumate dagli italiani con 21,56 chili per persona che possono contare su una produzione nazionale che garantisce l’autoapprovvigionamento e per questo e’ importante verificare sempre in etichetta l’origine italiana che assicura i piu’ alti livelli di qualita’ e sicurezza”, rileva la coldiretti, nel concludere che “a livello nazionale l’offerta e’ garantita da una rete di 6.300 allevamenti professionali che offrono lavoro a 64mila persone per una produzione totale di quasi 1,4 milioni di tonnellate di carni avicole, soprattutto di pollo e tacchino interi, a pezzi o trasformati in preparati, impanati e confezionati”.