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“dalla ue arriva una prima risposta importante per garantire la sicurezza alimentare e aiutare gli agricoltori a fronteggiare gli effetti della guerra in ucraina, stretti tra i costi alle stelle e le speculazioni sui mercati, con gli aumenti del 300% sui concimi e il raddoppio di mangimi ed energia. bene, quindi, lo sblocco di almeno 4 milioni di ettari di terreni a riposo nelle aree di interesse ecologico (efa) per aumentare la produzione comunitaria di cereali a partire dal mais, cosi’ come il ricorso alla riserva di crisi della pac, che mettera’ a disposizione dell’italia circa 50 milioni di euro. tuttavia, per rispondere all’intensita’ della crisi, serve un vero piano straordinario europeo, secondo la logica adottata con la pandemia, per mobilitare maggiori fondi sull’emergenza in atto anche attraverso un nuovo debito comune”, afferma cia-agricoltori italiani nel commentare “il pacchetto ue di aiuti agli agricoltori, contenuto nella “comunicazione sulla sicurezza alimentare” approvata oggi dal collegio dei commissari europei”, precisa un comunicato di cia. “in particolare le deroghe al greening per tutto il 2022 sui terreni a riposo servono, in questa fase, per consentire la produzione piu’ sostenuta di cereali e scongiurare la carenza di offerta sui mercati internazionali e le conseguenti speculazioni sui prezzi”, spiega la cia, che prosegue: “d’altra parte, le stime gia’ parlano quest’anno di un deficit in ue di 7-8 milioni di tonnellate di import dall’ucraina solo per il mais, indispensabile a tutta la filiera alimentare legata agli allevamenti, dal latte ai formaggi alla carne. senza contare che, insieme, russia e ucraina sono protagoniste di un quarto delle esportazioni globali di grano”. “ecco perche’ sono indispensabili strategie che incentivino i nostri agricoltori a seminare, partendo dal granturco, dopo 10 anni in cui per esempio l’italia ha arretrato del 30% sulla produzione, ma questa misura deve essere sostenuta anche tramite strumenti assicurativi, in grado di remunerare un’eventuale riduzione dei prezzi pagati agli agricoltori nei prossimi mesi rispetto ai valori attuali”, sottolinea la cia. “altrettanto importanti sono l’attivazione della riserva di crisi pac da 500 milioni, che gli stati membri potranno cofinanziare al 200%, cosi’ come l’ulteriore quadro temporaneo sugli aiuti di stato, con un tetto di 35 mila euro ad azienda per coprire le spese degli input produttivi, anche se entrambe le misure dipendono molto dalle risorse singole che ogni paese mettera’ in campo e, quindi, potrebbero creare delle disparita’ nei sostegni al settore”, spiega la cia. “nel pacchetto ue ci sono anche i maggiori anticipi sulla pac; lo stoccaggio delle carni suine; il monitoraggio di input e produzioni per assicurare la continuita’ delle forniture”, continua la cia, secondo la quale “inoltre, per non fare passi indietro sugli obiettivi di maggiore sostenibilita’ fissati dal green deal ma assicurare allo stesso tempo la crescita di produzione e competitivita’ delle imprese agricole europee, occorrono finalmente regole e norme sull’utilizzo delle nuove tecniche di miglioramento genetico, che superino una legislazione ormai obsoleta e permettano agli agricoltori di garantire l’aumento delle rese, insieme alla riduzione dell’impatto dei prodotti chimici e al risparmio di risorse idriche”. “per garantire la sicurezza alimentare globale, e’ molto positivo che la commissione ue, nella comunicazione, abbia sottolineato che intende evitare ogni restrizione o divieto all’esportazione, anche attraverso il supporto del wto, cosi’ come e’ importantissima la possibilita’ data agli stati membri di ridurre l’iva di alcuni prodotti per alleviare l’impatto degli alti prezzi degli alimenti, a tutto vantaggio dei consumatori”, evidenzia la cia, nel concludere che “sarebbe necessaria anche una riflessione concreta verso la definizione di una politica energetica comune, nonche’ un confronto internazionale necessario a ridurre, per quanto possibile, la volatilita’ a fini speculativi legata a prodotti finanziari in campo agricolo”.