“DE VOLKSKRANT”/”INTERNAZIONALE”: BURKINA FASO, IL LATTE FRESCO NON SI VENDE PIU’

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il quotidiano olandese “de volkskrant” ha pubblicato un servizio intitolato “burkina faso: il latte fresco non si vende piu'” che e’ stato ripreso dalla rivista “internazionale”. l’articolo spiega come, negli ultimi vent’anni, il latte in polvere europeo abbia conquistato i mercati dell’africa occidentale e a farne le spese siano stati gli allevatori locali. in burkina faso – scrive carlijne VOS – il latte e’ diventato alla portata di tutti una ventina di anni fa, quando le aziende europee hanno cominciato a rivendere li’ le loro eccedenze sotto forma di polveri facilmente conservabili. all’inizio sembrava una soluzione ottimale per tutti. i produttori europei potevano ampliare il loro mercato e allo stesso tempo contribuire alla sicurezza alimentare della regione, dato che le mucche dell’arido sahel producono a malapena quattro litri di latte al giorno e solo nella stagione delle piogge. per questo i governi africani hanno fissato dazi doganali bassi, di appena il 5%, sulle importazioni di latte dall’europa. quando l’ue ha abolito le quote latte, le esportazioni sono esplose, in particolare quelle di latte scremato in polvere con l’aggiunta di grassi di origine vegetale come l’olio di palma, secondo dati oxfam. e mentre in europa l’industria lattiero casearia cresce, gli allevatori africani ne pagano le conseguenze, sottolinea l’articolo.