FIERAGRICOLA: CONVEGNO CONFAGRICOLTURA SU CARBON FARMING, AL LAVORO PER OBIETTIVO EMISSIONI ZERO

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“l’obiettivo di neutralita’ carbonica europea entro il 2050 e’ il punto di partenza di un lavoro che si prospetta complesso e che non puo’ essere semplificato, nonostante il tempo a disposizione sia ridotto. se ne e’ parlato al convegno ‘carbon farming, opportunita’ per le imprese e per l’ambiente’, a fieragricola”, rende noto un comunicato di confagricoltura – organizzatrice del convegno – nel precisare che “l’appuntamento ha messo a confronto politica, ricercatori, aziende su uno dei punti piu’ complessi: la misurazione del carbonio fissato nel suolo e nelle colture e il conseguente riconoscimento economico per gli agricoltori”. “il carbon farming apre nuove frontiere per il settore primario”, evidenzia il comunicato. “nel prossimo futuro, il reddito degli imprenditori agricoli non derivera’ piu’ soltanto dalla produzione di cibo, ma anche di energia rinnovabile e dalla loro capacita’ di trattenere carbonio nei terreni”, ha detto il presidente di confagricoltura, massimiliano GIANSANTI. “in attesa, entro fine anno, della proposta da parte della commissione europea di una regolamentazione del mercato dei certificati di carbonio, il mondo della ricerca e’ al lavoro”, afferma il comunicato, che prosegue: “a partire dal crea, che ha annunciato di portare avanti progetti per la quantificazione della capacita’ di stoccaggio e immagazzinamento nel suolo. di questo si sta occupando anche il pefc (programme for the endorsement of forest certification schemes) che, con confagricoltura e altri interlocutori scientifici, ha avviato il progetto life c-farms, coordinato da federlegnoarredo, per la misurazione del carbonio con particolare riferimento ai seminativi, alla pioppicoltura e agli allevamenti”. “occorre puntare su un’agricoltura rigenerativa, basata su tre principi: copertura permanente del suolo, lavorazione minima del terreno e diversificazione delle colture”, spiega il comunicato, che sottolinea: “per fare questo sono necessari i dati e questi, al momento, – affermano gli esperti – scarseggiano. per superare questo gap l’universita’ di teramo e l’universita’ di padova hanno in corso degli studi con l’obiettivo di ricavarne modelli scalabili a livello nazionale”. “oggi sappiamo che l’agricoltura di precisione permette di ridurre i lavori sui terreni agricoli e ha effetti importanti anche sulla capacita’ di trattenere carbonio”, ha aggiunto nicola GHERARDI, componente di giunta di confagricoltura, nel precisare che “cio’ ha varie implicazioni non solo dal punto di vista ambientale, ma anche economico, perche’ permette importanti risparmi, ad esempio sul consumo di carburante e di fertilizzanti, che possono essere ridotti grazie a nuove tecniche, come le mappe di prescrizione”. per GIANSANTI “ora occorre che le amministrazioni competenti e la ricerca supportino gli agricoltori per raggiungere questo obiettivo, affinche’ siano pronti quando verranno definite le regole sul carbon farming a livello europeo”. “e’ opportuno avviare in italia specifiche iniziative per valorizzare l’attivita’ dalle imprese agricole e forestali, prendendo anche spunto dalle esperienze che si sono gia’ sviluppate sui mercati volontari dei crediti di carbonio, o piu’ in generale sui crediti di sostenibilita’”, ha concluso il presidente di confagricoltura. “il video del convegno, le interviste agli esperti e una scheda di approfondimento sono disponibili sul nostro canale youtube https://bit.ly/3odHIKU“, informa il comunicato.