“LE MONDE”: IL GRANAIO DEL SENEGAL IN CERCA DI ACQUA

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la vasta regione del niayes, soprannominata il “granaio” del senegal, che si estende lungo la costa tra dakar e saint-louis, fornisce dal 70% all’80% del fabbisogno di frutta e verdura del paese, scrivesu “le monde” thea OLLIVIER, inviata speciale a mboro, a pochi chilometri dalla costa. la regione pero’ sta diventando sempre piu’ urbanizzata, e vi si trovano anche le Industrie Chimiche del Senegal (ICS), il piu’ grande produttore di fertilizzanti dell’Africa subsahariana, che attinge da acque profonde. di fronte a questa pressione sulle risorse idriche – se’iega la giornalista – la falda freatica superficiale scende di 7 centimetri all’anno, mentre la falda profonda diminuisce di 45-49 centimetri all’anno, secondo i dati del piano di gestione delle acque per la costa settentrionale. “diminuisce la ricarica delle falde acquifere e aumenta lo sfruttamento delle acque. ma c’e’ ancora tempo per cambiare le pratiche”, ritiene niokhor NDOUR, responsabile della gestione e pianificazione delle risorse idriche del ministero dell’acqua e dei servizi igienico-sanitari. la posta in gioco e’ alta per garantire la sicurezza alimentare del paese. l’argomento e’ stato al centro delle discussioni al IX world water forum, che si e’ concluso venerdi’ 25 marzo a dakar. i partecipanti (istituzioni pubbliche e private, ong ecc.) hanno chiesto di “garantire il diritto all’acqua per tutti” e di adottare “piani di gestione sostenibile” per preservare le risorse idriche.