MATERIE PRIME: FILIERA ITALIA, AUMENTI INDOTTI DA MANOVE SPECULATIVE, SUBITO TETTO MASSIMO A PREZZO

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“assistiamo in questi giorni ad una corsa all’accaparramento dei prodotti a scaffale che non ha una reale motivazione”, afferma luigi SCORDAMAGLIA, consigliere delegato di filiera italia, che spiega: “la sporadica mancanza di alcuni specifici prodotti puo’ essere legata piu’ che altro a problemi nella distribuzione a causa dell’incremento ingiustificato dei costi di carburante, ma non all’assenza di materia prima agricola”. “a parte l’olio di girasole che viene prodotto in massima parte in ucraina e che quindi dovra’ effettivamente essere sostituito da prodotti analoghi, la insufficiente disponibilita’ di mais essenziale nell’alimentazione degli animali o di grano soprattutto tenero e’ legata a fenomeni di speculazione internazionale, come quella a cui abbiamo assistito, e che abbiamo denunciato, qualche giorno fa da parte dell’ungheria”, evidenzia SCORDAMAGLIA, che aggiunge: “speculazioni dove qualcuno pensa di stoccare cereali per farne aumentare i prezzi e poi metterli sul mercato”. “insomma si stanno verificando per il settore agroalimentare le stesse condizioni appena denunciate dal ministro CINGOLANI per il carburante, che viene razionato per indurre un aumento di prezzo senza che cio’ corrisponde un effettivo aumento del costo di estrazione del petrolio”, spiega SCORDAMAGLIA, nel concludere che “ora per assicurare i beni alimentari di prima necessita’ e evitare fenomeni speculativi e di panico generale servono norme serie e subito un tetto massimo al prezzo delle materie prime piu’ esposte”.