NASCE L’INVENTARIO MONDIALE DEI MUSEI DELL’ACQUA

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l’italia sta ottenendo un ampio riconoscimento internazionale, grazie al progetto di “inventario mondiale dei musei dell’acqua” presentato al 9° forum mondiale dell’acqua a dakar, in senegal, dal centro civilta’ dell’acqua e dalla rete globale unesco dei musei dell’acqua (con sede a venezia), informa un comunicato dei promotori, spiegando che obbiettivo di questo progetto, voluto dal programma idrologico intergovernativo dell’unesco, e’ realizzare un censimento globale non solo dei musei dell’acqua, ma anche degli ecomusei, dei musei “diffusi” e dei cosiddetti “centri di interpretazione” dei patrimoni acquatici, attraverso il coinvolgimento di istituzioni nazionali e locali, ad iniziare da quelle africane, in linea con i contenuti e le finalita’ della risoluzione “unesco-ihp a sostegno dello sviluppo della rete mondiale dei musei dell’acqua” (2021). al proposito e’ stato realizzato un sistema di classificazione per aiutare i comitati nazionali ihp (intergovernmental hydrological programme), le universita’ ed i centri di ricerca nel processo di identificazione delle istituzioni impegnate nell’educazione alla sostenibilita’ dell’acqua, nonche’ per preservare e promuovere l’insieme dei patrimoni naturali e culturali, collegati alla risorsa idrica (toolkit e metodologia sono disponibili al link: https://www.watermuseums.net/global-inventory). al global network of water museums (wamu-net), la cui sede e’ a venezia, aderiscono attualmente 71 realta’, di cui 11 in asia, 7 in america, 2 in africa e le restanti in europa (le affiliate italiane sono 16).