PESCA: FAI CISL, FLAI CGIL, UILA, CRISI NON RICADA SU LAVORATORI MINISTERI COMPETENTI INTERVENGANO

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“la situazione europea legata all’invasione dello stato ucraino da parte della russia ha generato un pesante effetto domino economico che ha impattato su tutto il settore produttivo nazionale e, ovviamente, anche il comparto della pesca, gia’ vessato da molte difficolta’, ha subito un ulteriore colpo. le manifestazioni che in questi giorni hanno animato le marinerie italiane, pienamente condivisibili nelle istanze urgenti sottoposte al governo, hanno pero’ tutto l’aspetto di una serrata nazionale”, affermano in un comunicato congiunto fai cisl, flai cgil, uila pesca. “gia’ in alcuni porti alcune aziende, esasperate dall’insostenibilita’ dell’aumento dei costi del gasolio hanno paventato la possibilita’ di non essere in grado di corrispondere il salario in queste giornate di agitazione”, spiega il comunicato, che prosegue: “i sindacati non ritengono possibile che le conseguenze di quanto sta accadendo possano ricadere, come spesso accade, sulle spalle di chi lavora. pertanto, chiediamo, come fatto anche ieri nel tavolo permanente della pesca riunitosi d’urgenza, che il governo e i ministeri competenti intervengano il piu’ rapidamente possibile per dare sostegni concreti al settore, finanziando misure economiche straordinarie per tutelarne l’occupazione in questo drammatico momento e di dare piena attuazione allo strumento della cisoa perche’ diventi l’ammortizzatore realmente efficace per tutto il comparto”.