UCRAINA: COLDIRETTI, PRONTI A COLTIVARE 1 MLN DI ETTARI IN PIU’ DOPO INVITO CAPI STATO

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“‘per rispondere all’invito dei capi di stato in italia siamo pronti a coltivare da quest’anno un milione di ettari aggiuntivi di terreno per produrre 75 milioni di quintali in piu’ di mais per gli allevamenti, di grano duro per la pasta e tenero per la panificazione sulla base di contratti di filiera necessari per ridurre la dipendenza dall’estero’, ha affermato il presidente della coldiretti ettore PRANDINI nel commentare positivamente le conclusioni della riunione informale tra i capi di stato o di governo a versailles con l’obiettivo di ‘migliorare la nostra sicurezza alimentare riducendo la nostra dipendenza dalle importazioni dei principali prodotti agricoli e dei fattori produttivi , in particolare aumentando la produzione di proteine vegetali dell’ue con l’invito alla “commissione a presentare quanto prima opzioni per affrontare l’aumento dei prezzi alimentari e la questione della sicurezza alimentare globale'”, rende noto un comunicato stampa della coldiretti. “e’ importante l’impegno dell’unione europea a difendere la sovranita’ alimentare per rendere l’europa piu’ autosufficiente dal punto di vista degli approvvigionamenti di cibo, in un momento di grandi turbolenze ma garantendo pero’ elevanti standard di sicurezza alimentare sia nella produzione interna che in quella importata a garanzia delle imprese e dei consumatori europei”, ha precisato PRANDINI. “la pandemia prima e la guerra poi hanno dimostrato che la globalizzazione spinta ha fallito e servono rimedi immediati e un rilancio degli strumenti europei e nazionali che assicurino la sovranita’ alimentare come cardine strategico per la sicurezza”, ha affermato PRANDINI nel chiedere “interventi urgenti e scelte strutturali”. “la stessa politica agricola, comune (pac) e il pnrr oggi sembrano gia’ inadeguati a rispondere alle esigenze del tempo nuovo che stiamo vivendo e – sottolinea PRANDINI – vanno modificati. ‘per questo bisogna agire subito – continua PRANDINI – facendo di tutto per non far chiudere le aziende agricole e gli allevamenti sopravvissuti con lo sblocco di 1,2 miliardi per i contratti di filiera gia’ stanziati nel pnrr, ma anche incentivando le operazioni di ristrutturazione e rinegoziazione del debito delle imprese agricole a 25 anni attraverso l’ismea, riducendo le percentuali iva per sostenere i consumi alimentari, prevedendo nuovi sostegni urgenti per filiere piu’ in crisi a causa del conflitto e del caro energia e fermando le speculazioni sui prezzi pagati degli agricoltori con un efficace applicazione del decreto sulle pratiche sleali. e poi investire – conclude PRANDINI – per aumentare produzione e le rese dei terreni con bacini di accumulo delle acque piovane per combattere la siccita’, contrastare seriamente l’invasione della fauna selvatica che sta costringendo in molte zone interne all’abbandono nei terreni e sostenere la ricerca pubblica con l’innovazione tecnologica e le nbt a supporto delle produzioni, della tutela della biodiversita’ e come strumento in risposta ai cambiamenti climatici”, conclude il comunicato.