CIA: STEFANO FRANCIA RIELETTO PRESIDENTE GIOVANI IMPRENDITORI AGRICOLI DI AGIA

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“la guerra in ucraina sta di nuovo cambiando il corso della storia piu’ recente gia’ segnata dagli effetti devastanti della pandemia. a piu’ di un mese dal conflitto sono stati calpestati i diritti civili, compromesse le relazioni geopolitiche internazionali e messe in seria crisi le economie nazionali ed europee, destabilizzate dall’incertezza di materie prime cruciali come gas e fertilizzanti. l’agricoltura e’, ancora una volta, chiamata a garantire la sicurezza degli approvvigionamenti e i suoi giovani a trainare quella transizione ecologica e digitale, gia’ centrale nei nostri ultimi quattro anni di vita associativa e ora realmente determinanti per la sostenibilita’ del paese e dell’europa. ѐ lungo questa traiettoria che dobbiamo continuare a muoverci adesso, affrontando con piu’ determinazione, consapevolezza e competenza le progettualita’ di pnrr e pac”, ha detto stefano FRANCIA, riconfermato presidente nazionale di agia, l’associazione dei giovani imprenditori agricoli di cia-agricoltori italiani, dalla vi assemblea elettiva che si e’ svolta a roma nell’auditorium “giuseppe avolio”. “nelle parole del rieletto presidente agia-cia – che ha ringraziato i delegati presenti per la fiducia accordata al suo secondo mandato – la sintesi di un percorso importante passato per lo piu’ per le difficolta’ dell’emergenza sanitaria, ma chiaro ed efficace negli obiettivi e negli interventi. hanno dato priorita’ alla formazione dei giovani imprenditori agricoli e della rappresentanza di categoria; all’innovazione scientifica e tecnologica a servizio della sperimentazione nei campi; alla digitalizzazione per il rilancio delle aree interne e a una governance ue dei dati, piu’ equa e inclusiva per gli agricoltori, al dialogo interprofessionale per strumenti piu’ adeguati alla gestione del rischio come agli scambi internazionali per l’integrazione e la crescita condivisa. del resto, per agia-cia sono queste le fondamenta per la costruzione di una reale transizione ecologica e digitale di cui la guerra non ha fatto che acuire l’urgenza, colpendo il reddito delle imprese con l’aumento dei prezzi e costi di produzione insostenibili. una sfida che i giovani potranno cogliere se supportati soprattutto nell’accesso al credito e al capitale fondiario quali leve strategiche tra le piu’ importanti per il ricambio generazionale in agricoltura come anche definito dal piano strategico nazionale per la pac 2023-2027. ecco perche’ dalla vi assemblea di agia-cia parte anche la rinnovata collaborazione con credit agricole per offrire ai giovani imprenditori agricoli associati finanziamenti finalizzati, sostenuti da garanzia ismea o fcg, per l’acquisto di porzioni di terreno, miglioramenti strutturali e ambientali. con il supporto di agia-cia nell’analisi di fattibilita’, saranno riconosciuti interventi di sostegno, esclusivamente sulla base del merito creditizio delle aziende a insindacabile giudizio della banca, orientati alla sostenibilita’ nel lungo periodo dell’iniziativa portata avanti dai giovani imprenditori”, informa il comunicato di cia-agricoltori italiani. “dobbiamo guardare con lucidita’ allo scenario globale, economico e anche climatico, per individuare strade utili a garantire sicurezza alimentare, qualita’ e competitivita’. occorre dare sostegno concreto ai 50 mila giovani imprenditori agricoli e zootecnici di cui gode il paese e che rappresentano anche il 20% dei piu’ interessati investitori in chiave sostenibile e innovativa. agia-cia continuera’ per questo anche a spingere sul valore del sostegno alla cooperazione per il rinnovo generazionale, attraverso forme di affiancamento giovani-pensionati, oggi finalmente tra gli strumenti dello sviluppo rurale”, ha concluso FRANCIA. “guardare oggi alla modernita’ vuol dire mettere al centro delle strategie per il futuro, innovazione scientifica, tecnologica e genetica e riconoscere ai giovani, anche dell’agricoltura, la guida di questa importantissima sfida. non si puo’ lavorare per la sostenibilita’ ambientale, economica e sociale -ha aggiunto- senza potenti iniezioni di innovazione. questa e’ la via obbligata da percorrere se vogliamo davvero scegliere un approccio non arcaico per lo sviluppo e usare bene i 191 miliardi di euro del pnrr che guardano a green e digitale. serve un’europa che riconosca all’agricoltura centralita’ economica e un’italia piu’ rapida nelle decisioni. spazio per i giovani capaci di trainare il cambiamento, aperti al mondo e promotori di partecipazione, condivisione e integrazione. serve fare sintesi e in questo senso e’ lodevole il lavoro fatto negli anni da agia-cia e che questa sua vi assemblea elettiva, con il coinvolgimento di ismea, fao, enea, cre’dit agricole, esponenti delle istituzioni nazionali ed europee, ha ben rappresentato”, ha detto nel suo intervento il presidente nazionale di cia-agricoltori italiani dino SCANAVINO. “trentatre anni, di ravenna, imprenditore agricolo nel settore ortofrutticolo e sementiero, stefano FRANCIA e’ stato gia’ vicepresidente regionale emilia-romagna, coordinatore agia ravenna e vicepresidente cia ravenna. attualmente e’ anche presidente di condifesa ravenna e del consorzio di bonifica della romagna”, conclude il comunicato della cia.