DL UCRAINA: CIA AL GOVERNO, SERVE GASOLIO AGEVOLATO ANCHE PER FIORI E ORTAGGI IN 30MILA SERRE

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“compensare gli aumenti proibitivi (+130%) sostenuti per l’acquisto del gasolio agricolo nelle 30mila serre italiane dedicate alla coltivazione di fiori e ortaggi. e’ questa la richiesta di cia-agricoltori italiani al governo in un emendamento al dl ucraina, che nell’art.18 fa riferimento al credito d’imposta sul 20% del solo carburante acquistato per la trazione dei mezzi per l’attivita’ agricola, escludendo quello per il riscaldamento delle serre”, rende noto un comunicato di cia-agricoltori italiani. “cia ricorda che 30mila aziende – delle quali 5mila sono florovivaistiche – coltivano in ambiente protetto ortaggi e fiori, su una superficie che raggiunge 35mila ettari, con un giro d’affari di oltre 3 miliardi”, continua il comunicato. “i costi energetici delle serre italiane sono valutati da cia in circa 350 milioni annui e pesano non poco sui bilanci di aziende che devono competere anche sui mercati internazionali”, rileva il comunicato, nel sottolineare che “i rincari dovuti all’attuale crisi internazionale congiunturale stanno, dunque, determinando un impatto devastante sul settore, impossibilitato a far fronte senza un sostegno del governo alle spese necessarie alla realizzazione dei processi produttivi”. “secondo cia, il 50% della produzione floricola e il 15% di quella orticola nel nostro paese si coltiva in ambienti protetti”, spiega il comunicato, che precisa: “campania e lazio sono le due regioni leader e rappresentano insieme oltre la meta’ (54%) del comparto dell’agricoltura nazionale protetta. al nord le serre si concentrano nel bacino padano, in particolare in veneto, lombardia, emilia romagna e piemonte (24%). il terzo distretto per ordine di importanza e al sud dove sicilia, puglia, calabria e basilicata rappresentano insieme il 15% del comparto. i materiali di copertura piu’ impiegati sono quelli plastici e le coperture rigide costituite da lastre in pvc e materiali in fibra di vetro”. “l’impennata dei costi energetici delle serre sta mettendo in seria difficolta’ il futuro di alcune importanti produzioni florovivaistiche”, afferma aldo ALBERTO, presidente dell’associazione florovivaisti italiani. “per molte nostre aziende tenere in piedi l’attivita’ sta diventando impossibile, dovendo mantenere accese le serre per riscaldamento e illuminazione a costi proibitivi”, conclude ALBERTO, nel sottolineare che “ai rincari energetici vanno, peraltro, anche aggiunti gli aumenti del 10% su torbe e fitosanitari e del 30% su imballaggi e trasporti”.