ROTA (FAI-CISL), MANCA MANODOPERA PER L’AGROALIMENTARE, FONDAMENTALE LA FORMAZIONE

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“e’ fondamentale avvicinare ragazzi e ragazze al mondo del lavoro e del made in italy agroalimentare, e soprattutto mettere in pratica percorsi di socializzazione all’europa e alle politiche nazionali che riguardano il primario. oggi molti giovani non conoscono il lavoro agroalimentare: invece i progetti come ‘mangiare un’idea’ sono in controtendenza, arricchiscono i percorsi formativi scolastici e fanno emergere il valore del dialogo sociale, del sapere, di una scuola connessa con il mondo produttivo”, ha affermato il segretario generale della fai cisl onofrio ROTA al convegno conclusivo del progetto “mangiare un’idea, a scuola di agrifood con la pac nel lazio”, svolto oggi nella casa della partecipazione di borgo maccarese, rende noto un comunicato. “oggi – ha aggiunto ROTA rivolgendosi ad oltre 50 studenti dell’istituto d’istruzione superiore leonardo da vinci – la guerra del regime russo contro l’ucraina impone di rivedere tanti aspetti della politica economica nazionale ed europea, e diventano ancora piu’ urgenti il lavoro di qualita’ e la lotta allo sfruttamento e alla concorrenza sleale. in questo quadro, il tema della formazione professionale e’ strategico sia nell’agricoltura, dove abbiamo fra gli operai un’elevata eta’ media e un ricambio generazionale apportato in gran parte solo da manodopera immigrata, che nell’industria alimentare, dove stimiamo un fabbisogno di almeno di 20 mila tecnici specializzati al momento non reperibili. il ruolo delle parti sociali – ha sottolineato ROTA – diventa ancora piu’ responsabile, non a caso nell’ultimo rinnovo del contratto degli alimentaristi abbiamo previsto innovazioni proprio per estendere a tutti i lavoratori la formazione e per consolidare il rapporto tra universita’, scuola e imprese, cosa che abbiamo realizzato anche con la convenzione avviata tra i sindacati, le associazioni di imprese unionfood e assobirra, la fondazione degli istituti tecnici superiori e l’universita’ dell’insubria. sono sfide da vincere per mettere davvero la persona al centro del lavoro e per colmare i limiti di un mercato del lavoro poco dinamico e di politiche attive ancora troppo deboli”. “la politica agricola comune – ha detto poi ROTA – e’ un pilastro fondamentale dell’economia europea ma anche in generale della nostra identita’ di europei. tra le principali novita’ della pac 2023-2027 c’e’ l’introduzione della condizionalita’ sociale per la piena ricezione dei pagamenti diretti: una conquista storica, frutto di una battaglia ventennale del sindacato, con cui abbiamo ottenuto per la prima volta che la politica europea ponesse attenzione anche ai diritti dei lavoratori, non solo agli aspetti economici e al benessere animale e ambientale”. una visione condivisa dal presidente di terra viva claudio RISSO, che ha sottolineato “il bisogno di una pac che aiuti il produttore agricolo a sviluppare la propria azienda, premiando chi lavora, investe, crea occupazione, genera sicurezza e qualita’ alimentare”. l’incontro, che fa seguito ad un percorso di studi anche nell’archivio storico della fai cisl – spiega il comunicato -, e’ stato moderato dal presidente della fondazione fai cisl studi e ricerche vincenzo CONSO, e si e’ aperto con i saluti del sindaco di fiumicino esterino MONTINO, che ha sottolineato la disponibilita’ dell’amministrazione ad approfondire un tema complesso e importante come la pac. sono intervenuti anche daniela GARGIULO e gabriele CANALI, dell’universita’ cattolica del sacro cuore, che tra i vari temi ha richiamato l’attenzione sul bisogno di una transizione ecologica coerente: “installare pannelli fotovoltaici – ha detto a titolo di esempio CANALI – non puo’ essere considerato sostenibile a prescindere, perche’ in tanti casi i pannelli stanno consumando ulteriore suolo agricolo, con danni all’ambiente e al sistema produttivo”.