ZOOTECNIA: SCORDAMAGLIA (FILIERA ITALIA) CRITICA BUROCRAZIA BRUXELLES SU EMISSIONI E ALLEVAMENTI

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un comunicato stampa di filiera italia rende noto che: “‘l’europa vuole restare senza carne’ dice luigi SCORDAMAGLIA, consigliere delegato di filiera italia, riferendosi alla proposta della commissione di allargare il campo di applicazione della direttiva 2010/75/ue sulle emissioni industriali ad allevamenti molto piu’ piccoli di quelli previsti ad oggi per l’allevamento suino e avicolo ed inserire anche l’allevamento bovino. ‘un’iniziativa brillante – ironizza il consigliere – che introduce nuovi obblighi burocratici ad alto costo, anche per allevamenti bovini di appena 100 capi o per allevamenti suini di oltre 400 capi’. ‘tutti allevamenti di medio piccole dimensioni che costituiscono l’ossatura del sistema zootecnico e della produzione di dop ed igp nel nostro paese’ sottolinea SCORDAMAGLIA. ‘insomma, la commissione continua ad operare come se nulla fosse cambiato, come se i capi di stato di governo non avessero fatto un appello ad aumentare le produzioni agroalimentari europee e a dipendere meno dalle importazioni, come se non fosse stata prevista una delle peggiori crisi alimentari, in cui soprattutto i paesi piu’ poveri avranno difficolta’ di accesso ad alimenti ad alto valore nutrizionale’ aggiungono da filiera italia. ‘la commissione europea va avanti con un’operazione di smantellamento della produzione agroalimentare europea rendendo sempre piu’ vicino uno scenario di totale insicurezza alimentare per i cittadini europei, quello che si prospetta – puntualizza SCORDAMAGLIA, e’ un futuro prossimo in cui l’europa non produrra’ piu’ alimenti e dipendera’ sempre piu’ dall’importazione di paesi lontani che chiudendo o aprendo i rubinetti dell’approvvigionamento alimentare avranno un totale controllo geopolitico sull’unione europea’. e continua il consigliere delegato ‘sembra proprio che la commissione voglia, attraverso questi nuovi pesantissimi oneri burocratici, far chiudere gli allevamenti e creare una situazione simile a quella che affrontiamo per l’energia che ci vede dipendere dalla russia, anche per l’agroalimentare: un domani molto prossimo dipenderemo dal sud o dal nord america, dove carne e latte destinati al mercato europeo verranno prodotti in allevamenti migliaia di volte piu’ grandi’. ‘come filiera italia – spiega ancora SCORDAMAGLIA – facciamo un appello al nostro governo ed ai commissari provvisti di maggiore buon senso affinche’ tutto cio’ venga impedito e non si vada avanti con una strada che portera’ alla distruzione di tutto il nostro sistema produttivo e delle nostre eccellenze dop e di igp e dalla sostituzione di queste con alimenti sintetici, che e’ forse quello che una parte della commissione, schiacciata su una visione identica a poche multinazionali globali, vorrebbe’. e concludono da filiera italia: ‘non e’ certo questa la via per la sicurezza alimentare e per la sostenibilita””.