CEREALI: ANACER, IMPORT/EXPORT IN ITALIA AUMENTA IL SALDO NEGATIVO IN PRIMI DUE MESI 2022

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“sulla base dei dati provvisori istat le importazioni in italia nel settore dei cereali, semi oleosi e farine proteiche nei primi due mesi del 2022 sono aumentate sia nelle quantita’ di 342.700 tonnellate (+11%) e sia nei valori di 373,4 milioni di euro (+38%), rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente”, rende noto un comunicato di anacer-associazione nazionale cerealisti. “gli arrivi dei cereali in granella aumentano di 231.000 tonnellate (+11,4% nelle quantita’ e +51% nei valori), di cui +175.500 t di grano tenero (+27%), +146.800 t di mais (+16%) e +63.000 t di orzo (+92%)”, rileva il comunicato, che prosegue: “risulta in calo invece il grano duro di 151.000 t (-44%) soprattutto per le minori importazioni dai paesi terzi (-67%). per quanto riguarda le farine proteiche vegetali, l’import aumenta di 25.000 t (+7,1%), dovuto alla farina di girasole (+32.000 t); pure in aumento l’import dei semi e frutti oleosi di 40.000 t (+9,2%) per i maggiori arrivi di semi di soia. il riso, considerato nel complesso tra riso semigreggio, lavorato e rotture di riso, aumenta di 7.800 tonnellate (+19%)”. “le esportazioni dall’italia nei primi due mesi del 2022 aumentano nelle quantita’ di 196.000 tonnellate (+28,2%) e nei valori di 271,8 milioni di euro (+43,6%), rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente”, informa il comunicato. “l’incremento complessivo e’ dovuto all’aumento delle vendite all’estero dei cereali in granella (+153.000 t, soprattutto grano duro), della farina di grano tenero (+42%), dei prodotti trasformati (+19%) e del riso (+9,4%, considerato nel complesso tra risone, riso semigreggio, lavorato e rotture)”, spiega il comunicato, che aggiunge: “diminuiscono invece le quantita’ esportate di semola di grano duro (-18%). sostanzialmente stabile l’export di pasta alimentare (-0,4%)”. “i movimenti valutari relativi all’import/export del settore hanno comportato nei primi due mesi del 2022 un esborso di valuta pari a 1.358,0 milioni di euro (984,6 nel 2021) ed introiti per 895,3 milioni di euro (623,5 nel 2021)”, informa il comunicato, nel concludere che “pertanto il saldo valutario netto e’ pari a -462,6 milioni di euro, contro -361,1 milioni di euro nel 2021”.