CINGHIALI: COLDIRETTI, MIGLIAIA A ROMA PER PROTESTA PRANDINI ESERCITO PER FERMARE INVASIONE

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per fermare l’invasione dei cinghiali nelle campagne e nelle citta’ siamo pronti a chiedere l’intervento dell’esercito ha annunciato il presidente della coldiretti ettore PRANDINI a conclusione della manifestazione di migliaia di agricoltori e allevatori, assieme a cittadini e istituzioni in piazza ss. apostoli a roma contro l’assedio degli animali selvatici che fanno vittime nelle strade e devastono coltivazioni mentre la peste suina mette in pericolo gli allevamenti di maiali e la norcineria nazionale. “questa e’ l’ultima manifestazione pacifica che facciamo, se non otterremo risultati la prossima volta saremo a montecitorio – ha avvertito PRANDINI – poiche’ non e’ assolutamente sostenibile la situazione nella quale ci hanno messo. a causa dei cinghiali abbiamo perso ottocentomila ettari coltivati, mettendo a rischio la nostra capacita’ produttiva in un momento peraltro delicato a causa della guerra in ucraina. e’ paradossale che con i costi fuori controllo noi dobbiamo spendere di piu’ per coltivare e il raccolto ci vien distrutto dai selvatici. ma ci sono anche agricoltori che hanno addirittura perso la vita a causa dei cinghiali – ha continuato il presidente della coldiretti – e in un paese normale cio’ non dovrebbe essere possibile. la prefettura di roma cui ha annunciato che fara’ il provvedimento di abbattimento, ma non deve valere solo per la capitale o la regione lazio, noi ci aspettiamo che gia’ nei prossimi giorni lo stesso provvedimento sia attuato a livello nazionale per porre fine a una situazione paradossale che ha gia’ visto chiudere decine di migliaia di aziende agricole”, ha concluso PRANDINI. alla manifestazione sono intervenuti il sottosegretario alla salute andrea COSTA, il’assessore all’agricoltura del molise nicola CAVALIERE e i parlamentari raffaele NEVI di forza italia e franceso LOLLOBRIGIDA (fdi) nella piazza coldiretti ha portato sagome di un branco di cinghiali a grandezza naturale per dimostrare concretamente cosa significa trovarseli di fronte in strada, nei campi o davanti alla propria abitazione. sul palco dominava la scritta #bastacinghiali mentre sugli striscioni si legge “cinghiali, un pericolo nei campi e sulle strade”, “dopo il covid la peste dei cinghiali”, “contro la peste suina fermiamo l’assedio dei cinghiali”, “noi seminiamo, i cinghiali raccolgono”, “difendiamo il nostro territorio”, “diventeremo noi una specie protetta”, “abbattiamoli!!!”. secondo stime coldiretti il 69% degli italiani ritiene che i cinghiali siano troppo numerosi mentre c’e’ addirittura un 58% che li considera una vera e propria minaccia per la popolazione, oltre che un serio problema per le coltivazioni e per l’equilibrio ambientale come pensa il 75% degli intervistati. il risultato e’ che oltre sei italiani su 10 (62%) ne hanno una reale paura e quasi la meta’ (48%) non prenderebbe addirittura casa in una zona infestata dai cinghiali. alla domanda su chi debba risolvere il problema, oltre le meta’ degli italiani (53%) e’ dell’opinione che spetti alle regioni, mentre per un 25% e’ compito del governo e un 22% tocca ai comuni. in tale scenario anche l’autorita’ per la sicurezza alimentare europea (efsa) ha lanciato un appello agli stati dell’unione europea chiedendo misure straordinarie per evitare l’accesso dei cinghiali al cibo e ridurne del numero di capi per limitare il rischio di diffusione della peste suina africana (psa) che colpisce gli animali ma non l’uomo. “la maggioranza degli italiani considera l’eccessiva presenza degli animali selvatici una vera e propria emergenza nazionale che incide sulla sicurezza delle persone oltre che sull’economia e sul lavoro, specie nelle zone piu’ svantaggiate”, ha denunciato PRANDINI ribadendo l’esigenza “di interventi mirati e su larga scala per ridurre la minaccia dei cinghiali a livello nazionale”.