GEORGOFILI: RICORRENZA ATTENTATO DEL 27/05 VINCENZINI “MEMORIA NON SIA FINE A SE’ STESSA”

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“l’accademia dei georgofili si accinge, come ogni anno, a dedicare una serie di iniziative in memoria del vile attentato mafioso che colpi’ firenze il 27 maggio 1993”, rende noto un comunicato dei georgofili, nel precisare che “la mattina di venerdi’ 27 maggio 2022, alle ore 9.00 si svolgera’ una messa in suffragio delle vittime nella chiesa di san carlo in via dei calzaiuoli”. “in occasione di questo 29° anniversario, la sede dell’accademia dei georgofili sara’ aperta al pubblico con una mostra sul 27 maggio 1993 con acquerelli di luciano GUARNIERI e un’esposizione di immagini fotografiche sul tragico evento”, informa il comunicato, che prosegue: “l’ingresso sara’ libero (con obbligo di mascherina ffp2) nei giorni 27, 30, 31 maggio e 1, 6, 7 e 8 giugno 2022, dalle ore 10.00 alle ore 12.30 e dalle ore 15.00 alle ore 18.00. alle ore 10.30, alle ore 11.30, alle ore 15.00 e alle ore 16.00 di venerdi’ 27 maggio 2022 e’ inoltre prevista la proiezione del video ’27 maggio 1993′, realizzato dall’universita’ degli studi di firenze”. “il presidente dell’accademia dei georgofili, massimo VINCENZINI, dal pomeriggio di giovedi’ 26 maggio, dopo le 15, sara’ disponibile per ricevere tutti i cittadini che desiderino fare visita alla sede accademica”, aggiunge il comunicato. “la memoria e’ fondamentale, ma non deve essere fine a se’ stessa”, sottolinea VINCENZINI. “deve essere invece motivo di slancio piu’ forte nell’invito a profondere ogni energia nel contrasto ad ogni forma di violenza e, al tempo stesso, nel promuovere l’impegno di ciascuno a costruire un futuro migliore”, spiega il presidente dei georgofili. “nel 1996, quando l’allora presidente franco SCARAMUZZI inauguro’ la sede restaurata, l’accademia dei georgofili rinacque anche con un nuovo assetto metodologico e organizzativo al fine di essere ancor piu’ efficace nell’adempiere ai propri fini istituzionali e piu’ presente ed operativa sul territorio, con la creazione di 7 sezioni distaccate nelle varie zone d’italia e a bruxelles”, ricorda VINCENZINI, che conclude: “il rilancio delle attivita’ fu dunque una forte e ulteriore ribellione contro la brutalita’ della bomba. su questa scia i georgofili devono continuare a lavorare ancora oggi e nel futuro”.