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minette BATTERS, presidente della national farmers union, sindacato nazionale degli agricoltori britannici, ha criticato il governo JOHNSON per voler “politicizzare il cibo” e non seguire le raccomandazioni di garantire i sussidi agli agricoltori fino al 2029, scrive “the sunday times”. si prevede infatti – spiega il giornale – che segretario all’ambiente george EUSTICE rivelera’ questa settimana il libro bianco sulla strategia agroalimentare del governo, che ignorera’ una serie di raccomandazioni fatte in una storica revisione della politica agricola fatta da henry DIMBLEBY, fondatore della catena di fast-food salutare “leon”. in particolare, trapela che il governo intende confermare i sussidi solo fino alla fine dell’attuale legislatura, nel 2024. “legare tutti i finanziamenti ai cicli parlamentari e’ veramente sfidante per un settore che pensa sul lungo termine. e’ una questione troppo importante per essere politicizzata”, ha detto BATTERS. il regno unito – spiega l’articolo – sta attualmente rimpiazzando la politica agricola comune dell’unione europea che assicurava finanziamenti a lungo termine, vincolati e decisi al di la’ dei cicli parlamentari [nazionali – ndt]. il settore agricolo si ritrovera’ ora a competere piu’ direttamente per gli stanziamenti con gli altri dipartimenti del governo. la questione della sicurezza alimentare e’ balzata in alto nell’agenda dopo l’invasione russa dell’ucraina. la guerra ha provocato una serie di politiche agroalimentari protezionistiche in tutto il mondo di pari passo con la contrazione delle forniture, scrive “the sunday times”. BATTERS, che ha sottolineato di non aver ancora visto il documento del governo, ha definito positiva l’intenzione di aumentare la produzione orticola nazionale. “e’ un aspetto positivo, ma la cosa importante e’: como lo realizzeranno? questo e’ solo un libro bianco e il governo deve essere misurato sui fatti”, ha detto. sempre secondo quanto trapelato il libro bianco ignorera’ la richiesta di DIMBLEBY di un investimento di un miliardo di sterline per l’innovazione. al suo posto, EUSTICE prevede di istituire un “what works centre” [centro ‘cio’ che funziona’] per esplorare nuovi metodi agricoli, conclude l’articolo