A DIECI ANNI DAL PRIMO SIGLATO NUOVO ACCORDO COLDIRETTI-PHILIP MORRIS ITALIA PER TABACCO ITALIANO

(riproduzione riservata)

coldiretti e philip MORRIS italia hanno siglato oggi l’accordo annuale di filiera per garantire la continuita’ degli investimenti sul tabacco italiano, favorendo, tra le altre cose, la diffusione nelle campagne di sistemi di agricoltura digitale e di precisione per il risparmio energetico e la riduzione fino al 50% dell’impiego di acqua. la firma e’ stata apposta, a palazzo rospigliosi, alla presenza del ministro delle politiche agricole stefano PATUANELLI, del sottosegretario all’economia federico FRENI, dal presidente di coldiretti ettore PRANDINI e dal presidente e ad di philip MORRIS italia marco HANNAPPEL. sono anche intervenuti il presidente della coldiretti campana gennarino MASIELLO, la presidente della regione umbria, donatella TESEI e gli assessori dell’umbria roberto MORRONI e della campania nicola CAPUTO. il segretario generale di coldiretti enzo GESMUNDO ha introdotto l’incontro che cade – ha ricordato – a dieci anni dalla prima stipula di un contratto di filiera proprio con philip MORRIS. un’ intuizione che ci vide pionieri ha fatto eco PRANDINI. philip MORRIS e’ una multinazionale – ha asserito GESMUNDO – “che ha avuto il coraggio di scelte molto estreme” e che svolge in italia una mission economica fondamentale”, sia sul versante ambientale con campi sperimentali la cui praparazione per la semina avviene senza uso di glifosato, sia con l’uso di macchinari italiani. “oggi garantire 50 mila posti di lavoro non e’ poca cosa” sopratutto perche’ la scelta della multinazionale di creare un polo avveniristico sarebbe potuta cadere sulla germania, ha ricordato PRANDINI. philip MORRIS ” ha avuto visione” capendo che erano necessari prodotti nuovi che ora hanno successo, ha aggiunto PATUANELLI secondo cui nel modello contrattuale della multinazionale, il cui schema va replicato in altri settori, c’e’ “tanta etica” “con orgoglio siamo stati i pionieri di un accordo verticale” e la scelta e’ caduta sull’italia perche l'”italia ha una filiera”, ha confermato HANNAPPEL. a bologna c’e’ ora un grande polo avveniristico con un centro servizi che fornisce know HOW alle fabbriche della multinazionale mentre – ha puntualizzato l’amministratore delegato “a dresda e’ rimasto solo un campo”. il sottosegretario FRENI evocato i problemi che potrebbero sorgere con l’unione europea il cui orientamento non e’ favorevole alla coltivazione del tabacco. “proteggere questa economia significa impegnarsi tutti i giorni soprattutto in europa che potrebbe tagliare le gambe alla filiera”, ha detto. una filiera che ci ha reso leader nel mondo ha puntualizzato PRANDINI che chiede di proteggere in europa la firma di oggi che rientra in un accordo di lungo respiro il quale prevede investimenti pluriennali collegati con l’attivita’ della filiera italiana nella produzione, dal 2014, dei prodotti innovativi del tabacco da inalazione senza combustione. per quanto riguarda il 2022, l’accordo prevede l’acquisto di tabacco greggio per volumi pari a oltre 20.000 tonnellate (circa il 50% del tabacco italiano). l’accordo tiene conto anche delle nuove criticita’ nel settore agricolo e segna un ulteriore impegno condiviso per diffondere buone pratiche di coltivazione e sinergie gestionali nella filiera, con l’obiettivo di dare continuita’ alla produzione ed investire sulla sostenibilita’ e sulla digitalizzazione, contribuendo alla sostenibilita’ eco-energetica e ambientale della coltivazione, riducendo l’uso di agrofarmaci e fertilizzanti e riducendo le emissioni di co2 della filiera agricola. “la crisi aggravata dalla guerra in ucraina si puo’ affrontare solo con la corresponsabilita’ dell’intera filiera e l’iniziativa assunta nell’ambito dell’accordo siglato nel settore del tabacco rappresenta un segnale importante per l’intero sistema agroalimentare”, ha affermato PRANDINI. sono necessari – ha aggiunto – “interventi capaci di far fronte ad aumenti di costi insostenibili per le imprese agricole che rischiano di compromettere i raccolti con un impatto su economia, ambiente e lavoro”. “l’accordo di filiera e’ reso possibile dalla collaborazione con circa 1000 aziende agricole attive prevalentemente in campania, umbria, veneto e toscana. gli investimenti di philip MORRIS italia sulla filiera agricola italiana, pari a circa 100 milioni di euro per il 2022, avranno in italia un impatto occupazionale stimato diretto, indiretto ed indotto fino a 28.700 persone (di cui fino a 9.200 in veneto, fino a 9.500 in umbria, fino a 10.000 in campania). l’impatto economico stimato diretto, indiretto ed indotto degli accordi per l’anno 2022 sara’ di 75 milioni di euro in veneto, 77 milioni in umbria e 82 milioni in campania. “complessivamente gli accordi di collaborazione sottoscritti da philip MORRIS italia con il ministero delle politiche agricole e coldiretti a partire dai primi anni duemila hanno generato investimenti agricoli pari a oltre due miliardi di euro complessivi a beneficio della filiera tabacchicola italiana”, precisa la multinazionale.