CIA RAFFORZA COLLABORAZIONE CON OMA – ORGANIZZAZIONE MONDIALE AGRICOLTORI

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“collaborare sempre piu’ strettamente per sostenere il ruolo centrale dell’agricoltura nei sistemi locali e globali e per rafforzare il dialogo internazionale tra gli agricoltori, a partire dall’area euromediterranea, con l’obiettivo di fare fronte comune dinanzi alle sfide crescenti, dai cambiamenti climatici alla sicurezza alimentare mondiale, minata dai conflitti in corso. questo il senso dell’incontro tra il presidente nazionale di cia-agricoltori italiani cristiano FINI e il nuovo presidente dell’organizzazione mondiale degli agricoltori (oma) arnold puech D’ALISSAC, che si e’ tenuto oggi a roma presso la sede della confederazione”, rende noto un comunicato stampa della cia. “entrambi i presidenti hanno rimarcato la centralita’ del cibo, soprattutto in questa fase storica, che investe gli agricoltori di una funzione sempre piu’ strategica per la food security a livello globale. proprio per questo, secondo FINI e D’ALISSAC, ora ‘occorre investire risorse ed energie politiche per riuscire a garantire cibo sano per tutti. questo significa non solo sostenere il settore economicamente, ma costruire politiche adeguate a rendere l’agricoltura piu’ resiliente e produttiva’. uno sforzo che diventa urgente in questa congiuntura, con la siccita’ che taglia le produzioni in campo; la guerra in ucraina che blocca gli scambi commerciali con drammatiche ricadute sulla sicurezza alimentare, soprattutto nei paesi africani fortemente dipendenti dal grano di odessa; i rincari delle materie prime e dei costi produttivi; la diffusione di parassiti, patogeni e insetti alieni”, prosegue il comunicato. “tutte queste sfide, hanno evidenziato i presidenti di cia e oma, richiedono adesso un impegno comune per reclamare una maggiore considerazione del ruolo degli agricoltori, anche dal punto di vista ambientale, e per sollecitare nuove politiche dedicate. in quest’ottica, per FINI come per D’ALISSAC, e’ molto importante favorire l’innovazione e spingere sulle nuove tecnologie, digitali e genetiche, per accrescere la resistenza di piante e coltivazioni alle malattie e ai cambiamenti climatici”, conclude cia.