ENERGIA: ITALMOPA, ALLARME PER ESPLOSIONE COSTI FRUMENTO TENERO: RACCOLTO 2022 AI MINIMI STORICI

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“la produzione italiana di frumento tenero dovrebbe situarsi, nel 2022, in circa 2,5 milioni di tonnellate, con una riduzione del 15 percento rispetto ai volumi produttivi registrati nel 2021, rispetto ad un fabbisogno dell’industria molitoria di circa 5,3 milioni di tonnellate”, rende noto un comunicato di italmopa-associazione industriali mugnai d’italia, “l’associazione di categoria aderente a confindustria e a federalimentare, che rappresenta in via esclusiva l’industria molitoria italiana, in merito all’esito del raccolto frumento tenero ancora in corso ma in fase di completamento”, precisa il comunicato. “la nuova contrazione della produzione nazionale e’ ascrivibile, essenzialmente, ad una riduzione, pressoche’ generalizzata in tutte le principali aree produttive, delle rese per ettaro mentre rimangono sostanzialmente invariate le superfici”, evidenzia andrea VALENTE, presidente italmopa. “il livello produttivo dovrebbe cosi’ registrare un record negativo, mai raggiunto nel corso degli ultimi 100 anni”, rileva VALENTE, nel precisare che “la nostra produzione di frumento tenero rappresenta ormai il 2 percento della produzione comunitaria e poco piu’ dello 0,3 percento della produzione mondiale”. “per quanto concerne l’aspetto qualitativo, la produzione nazionale 2022 e’ caratterizzata da un contenuto proteico elevato ma da valori reologici non del tutto soddisfacenti, in particolare per i frumenti teneri di forza necessari per la produzione di farine destinate a prodotti a lunga lievitazione”, informa VALENTE. “il corretto e continuo approvvigionamento in frumento tenero di qualita’ ha sempre costituito l’assoluta priorita’ per i nostri molini”, prosegue alexander RIEPER, presidente della sezione molini a frumento tenero italmopa. “tuttavia, nel corso, degli ultimi 12 mesi, si e’ affacciata, sempre piu’ prepotentemente, anche la questione energetica”, afferma RIEPER, nell’evidenziare che “l’ulteriore esplosione del prezzo unico nazionale dell’energia elettrica registrata dall’inizio del mese di luglio – unitamente all’incremento sino all’80 percento delle quotazioni del frumento tenero rispetto allo scorso anno – e’ inevitabilmente destinata ad avere un forte impatto sui costi di produzione, ormai non piu’ assorbibili, di tutti gli attori della filiera ed in particolare del settore molitorio costituito da aziende energivore”.