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il presidente della cia agricoltori italiani cristiano FINI ha aperto i lavori del direttivo nazionale dell’organizzazione cui e’ intervenuto il ministro delle politiche agricole stefano PATUANELLI. FINI ha chiesto che il governo in carica per gli affari correnti si impegni sulla proroga del credito d’imposta per il gasolio agricolo che – ha puntualizzato – “nei primi tre mesi dell’anno non e’ stato risolutivo” . “e’ segnale di attenzione al settore e questo governo puo’ fare qualcosa, mancano pochi giorni alla emanazione del dl aiuti bis e le imprese agricole devono poterne beneficiare”, ha spiegato il presidente rivolgendosi al ministro. FINI ha anche chiesto la cancellazione, nel bando che sara’ pubblicato in settembre, del limite che fissa gli aiuti all’agrifotovoltaico solo per l’energia prodotta per autoconsumo. “il governo puo’ ancora farsi valere in europa sull’agrifotovoltaico. e’ una battagli difficile ma importante, le imprese devono poter beneficiare del superamento del vincolo dell’autoconsumo per poter fare investimenti”, ha sottolineato FINI. per quanto riguarda la misura per il gasolio agricolo, PATUANELLI ha cosi’ replicato: “siamo in una fase conclusiva con la gestione degli affari correnti ma continuiamo a fare le cose che servono. ho inviato a palazzo chigi la proposta di norma da inserire nel dl aiuti, con la proroga del credito d’imposta per gli agricoltori sui maggiori oneri energetici. e’ chiaro che si tratta di una misura onerosa che vale circa 450 milioni ma se le risorse nel decreto arrivano a 14-15 miliardi, non si puo’ pensare di non riservare all’agricoltura l’aiuto che merita”, la cui copertura – ha asserito il ministro – puo’ essere a carico degli extra profitti di imprese come eni. PATUANELLI ha anche annunciato che tra le cose da fare prima del giuramento del prossimo governo c’e’ la decisione sull’ utilizzo del residuo del fondo, parte del quale sara’ destinato al settore florovivaitico, ha precisato rivolgendosi a aldo ALBERTO, presidente dell’associazione di settore che fa capo alla cia. “peseranno i ritardi sul decreto siccita’ e sul decreto flussi, come l’assenza di una nuova legge sulla gestione della fauna selvatica”, ha osservato il presidente della cia che ha rammentato l’impegno profuso perche’ il governo DRAGHI non cadesse. nell’annunciare che la cia incontrera’ i candidati alle prossime politiche, FINI ha chiarito che “l’agenda agricola con le urgenze per l’agricoltura, su cui abbiamo lavorato insieme al ministro negli ultimi 18 mesi, dovra’ guidare la prossima legislatura. non abbiamo intenzione di scendere a compromessi, abbiamo questioni aperte che siamo pronti ad affrontare con chi si candida a governare questo paese. il settore ha bisogno di interventi strutturali e di sistema che vadano oltre le logiche emergenziali. vogliamo costruire con le istituzioni e con tutta la filiera quella strategia agricola nazionale che in italia e’ sempre mancata, per tutelare il reddito delle imprese e garantire cibo sano e sicuro ai consumatori. dobbiamo fare squadra per sostenere il comparto in questa fase difficile. servono risposte tempestive perche’ le aziende sono in estrema sofferenza e non possono aspettare ancora i tempi della politica”. per far fronte agli aumenti ingiustificati di materie prime e costi di produzione, secondo la cia, e’ necessario “il rifinanziamento del fondo per lo sviluppo e il sostegno delle filiere; la riduzione del sistema di accise sui carburanti; incentivi al reddito e strumenti, anche assicurativi, per remunerare l’eventuale riduzione dei prezzi pagati agli agricoltori nei prossimi mesi rispetto ai valori attuali. in piu’, serve l’immediata attuazione della misura per l’incremento della produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili per il settore agricolo, attivandosi in sede comunitaria per valorizzarne il contributo all’interno delle comunita’ energetiche. per quanto riguarda i cambiamenti climatici, evidenti come dimostra la siccita’ di quest’estate, bisogna, per cia, “definire un decreto legge ad hoc sulla gestione dell’emergenza idrica. azioni che non basteranno, comunque, se non si predispone e avvia subito un progetto infrastrutturale per la creazione di una rete di nuovi bacini e invasi, diffusi sul territorio, per l’accumulo e lo stoccaggio di acqua piovana”. il decreto flussi che si attende a settembre, per l’assunzione di 130 mila lavoratori stagionali, deve prevedere un’ampia quota riservata agli agricoli. la cia sollecita, inoltre, strumenti di flessibilita’ contrattuale per reperire, in qualsiasi momento, la manodopera necessaria. la misura deve riguardare tutte le tipologie di lavoratori con deroghe specifiche e di semplificazione. occorrono i “corridoi professionali” che puntano su formazione, specializzazione e politiche per l’integrazione, rilanciando anche le aree rurali. la defiscalizzazione del costo del lavoro in agricoltura e’ necessaria, secondo FINI, ma i risparmi ottenuti, a suo giudizio, vanno equamente distribuiti tra imprese e lavoratori . anche sull’emergenza fauna selvatica, con oltre di 2 milioni di cinghiali in circolazione, l’attenzione deve restare alta, procedendo rapidamente con gli indennizzi per la psa, contemplando pure i danni indiretti e per l’abbattimento, che siano congrui all’attuale contesto. secondo la cia “va assicurato un incremento delle misure di biosicurezza per la protezione delle aziende suinicole, con interventi a fondo perduto, superando il concetto di abbattimento selettivo”. linea, questa, sulla quale il ministro PATUANELLI e’ apparso d’accordo, parlando di una sorta di scarica barile delle regioni sull’amministrazione centrale e nell’ambito di quest’ultima, di contrasti tra ministeri. dal futuro esecutivo cia si attende “la riforma della legge 157/1992 con l’obiettivo di introdurre una gestione efficace della fauna selvatica, che comprende lupi e grandi carnivori. in europa bisogna lavorare per accedere al ‘sostegno eccezionale’ per affrontare la peste suina”. “piu’ in generale, c’e’ bisogno di un ruolo forte, efficace e risolutivo dell’italia sui dossier agricoli piu’ scottanti al tavolo della ue, a partire dalla decisione sul nutriscore che mette a rischio il made in italy di qualita’ con un sistema di etichettatura ambiguo che non informa, ma condiziona le scelte alimentari dei consumatori”, ha avvertito FINI. “altrettanto cruciali i provvedimenti per incentivare le agroenergie cosi’ come le imminenti scadenze che impongono al governo italiano di inviare alla commissione il piano strategico nazionale il prima possibile, affinche’ l’attuazione della nuova pac possa partire a inizio 2023. fondamentale, poi, definire un chiaro quadro normativo comunitario, ampliare la diffusione e avviare la sperimentazione in campo delle new breeding techniques (nbt) per sviluppare piante piu’ green e piu’ resistenti ai cambiamenti climatici e alle malattie”, ha aggiunto. “ripartiamo dal senso di responsabilita’; l’italia ha avviato la ripartenza da piu’ di un anno e dal futuro governo ci aspettiamo che prosegua speditamente la marcia con l’agricoltura protagonista dell’agenda politica”, ha concluso FINI che ha ringraziato il ministro per “l’impegno e la dedizione dimostrata al settore in tempi complicati, segnati prima dalla pandemia e poi dalla guerra”. “grazie a tutti voi in quest’anno e mezzo, ho apprezzato la costante propositivita’ di cia. abbiamo sempre provato a costruire insieme le migliori soluzioni e strategie a sostegno del settore. lavorero’ fino al giorno delle elezioni per aiutare gli agricoltori a uscire dalla crisi e contribuire di nuovo alla ripresa del paese”, ha risposto PATUANELLI.