ANACER, IMPORT/EXPORT CEREALICOLO IN ITALIA NEI PRIMI SEI MESI DEL 2022

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un comunicato stampa anacer rende noto che: “sulla base dei dati provvisori istat le importazioni in italia nel settore dei cereali, semi oleosi e farine proteiche nel i° semestre 2022 sono risultate in aumento nelle quantita’ di 576.000 tonnellate (+5,7%) e nei valori di 1.285,5 milioni di euro con un +38,8%, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. l’incremento delle quantita’ importate e’ dovuto principalmente al grano tenero (+374.000 t, +18%), al mais (+364.000 t, +13%) ed all’orzo (+138.000 t, +68%). risulta diminuire invece l’import di grano duro di 469.000 t (-38%). tra gli altri prodotti va segnalato l’aumento degli acquisti dall’estero di mangimi a base di cereali (+8%), dei prodotti trasformati/sostitutivi (+13%) e della crusca (+11%). relativamente al riso (considerato nel complesso tra risone, semigreggio, lavorato e rotture di riso), le quantita’ importate risultano in netto incremento di 92.000 t (+74%). il totale dei semi oleosi si riduce di 66.000 t (-4%), mentre per le farine proteiche vegetali si registra un incremento di 16.400 t (+1%). le esportazioni dall’italia nel primo semestre 2022 aumentano nelle quantita’ di 450.000 tonnellate (+20%) e nei valori di 912,7 milioni di euro, +46% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. tutti i prodotti presi in esame registrano l’incremento delle quantita’ esportate, in particolare i cereali in granella (+210.000 t di grano duro) e la pasta alimentare (+94.000 t, +9,5%). pure in aumento l’export di farina di grano tenero (+38%) e di semola di grano duro (+3%). le vendite all’estero di riso (considerato nel complesso tra riso lavorato, semigreggio e risone), aumentano di 41.000 t (+11%). i movimenti valutari complessivi relativi all’import/export del settore cerealicolo hanno comportato nei primi sei mesi del 2022 un esborso di valuta pari a 4.595,2 milioni di euro (3.309,7 nel 2021) ed introiti per 2.901,5 milioni di euro (1.988,8 nel 2021). pertanto il saldo valutario netto e’ pari a -1.693,7 milioni di euro, contro -1.320,9 milioni di euro nel 2021”.