COSTI ENERGIA: “FINANCIAL TIMES”, I GIORNI DELL’INSALATA SONO FINITI

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in tutta europa, gli agricoltori e le imprese alimentari stanno tagliando la produzione mentre lottano per far fronte all’aumento dei costi energetici, scrive il “financial times” che parte dalla storia di un orticoltore dell’essex che ha visto quintuplicare la spesa per l’energia. “le colture che richiedono un riscaldamento intensivo nei climi piu’ freddi, come cetrioli, pomodori e lattuga – scrive il quotidiano – sono le piu’ direttamente colpite. ma la crisi energetica sta avendo un impatto piu’ ampio sulla filiera alimentare europea, con panifici, produttori lattiero-caseari e altri produttori, compresi bieticoltori e olivicoltori, che lottano anche per pagare le bollette, poiche’ i costi aumentano molto piu’ velocemente dei prezzi che possono assicurarsi dai grossisti”. pekka PESONEN, segretario generale del copa-cogeca, che rappresenta gli agricoltori dell’ue, ha affermato questa settimana che gli effetti a catena delle bollette elevate sono stati piu’ gravi del previsto. il prezzo degli input come fertilizzanti e mangimi per animali era salito alle stelle, mentre l’aumento dei costi di refrigerazione, riscaldamento e trasporto aveva dissuaso gli agricoltori dal piantare. l’ue sta discutendo piani per limitare il prezzo dell’energia per le aziende e le famiglie, ma anche imporre riduzioni nell’uso, che potrebbero colpire gli agricoltori. il regno unito ha svelato un piano che sosterrebbe le imprese, ma solo per sei mesi. ma per molti e’ gia’ troppo tardi. jimmy RUSSO, co-proprietario della valley grown salads, con sede nel regno unito, ha dichiarato: “sospetto che il 75-80% dei coltivatori di insalate del regno unito non piantera’ l’anno prossimo. . . perche’ non ha alcun senso economico. e’ giusto dire che il settore delle insalate e’ stato abbandonato”. nei paesi bassi, che rappresentano quasi un quinto delle esportazioni mondiali di pomodori , molte serre si stanno spegnendo. anche alfred pedersen & son, il piu’ grande fornitore di pomodori in svezia e danimarca, che gestisce 350.000 metri quadrati di serre, ha affermato che quest’inverno smettera’ di funzionare. fornisce ai supermercati 20.000 tonnellate di pomodori all’anno, di cui circa un quarto viene prodotto in inverno. alcuni coltivatori di barbabietola da zucchero francesi hanno dovuto anticipare il loro raccolto a causa dei timori di una potenziale carenza di gas invernale. tereos, il piu’ grande produttore di zucchero francese, ha dichiarato che si sarebbe mosso presto per iniziare il processo ad alta intensita’ energetica di trasformare le barbabietole in zucchero. nei paesi piu’ caldi, oltre che dai costi di produzione piu’ elevati, i produttori sono colpiti dalle condizioni metereologiche estreme, continua il “financial times”, che cita la ricerca del centro studi divulga per la coldiretti secondo cui circa un terzo degli agricoltori italiani opera in perdita.