DIETA MEDITERRANEA: FINI (CIA), NECESSARIE PIU’ RISORSE ED IMPULSO PER VALORIZZARE PRODUZIONI

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un comunicato stampa di cia-agricoltori italiani rende noto che: “‘servono maggiori risorse e un vigoroso impulso alla valorizzazione delle produzioni espressione della dieta mediterranea, pilastro del made in italy agroalimentare: dal comparto olivicolo a quello orticolo, passando per ortofrutta e agrumi’. cosi’ il presidente di cia-agricoltori italiani, cristiano FINI, all’evento organizzato da cia nell’ambito della terza conferenza mondiale sulla dieta mediterranea a bari. secondo FINI, la dieta mediterranea rappresenta non solo un modello di consumo per le sue qualita’ nutrizionali alla base di un’alimentazione equilibrata, ma anche un sistema di produzione sostenibile che garantisce ecosistemi sani, equita’ sociale ed economica. si distingue, infatti, per la sua spiccata biodiversita’ e la tipicita’ delle colture, strettamente legate al territorio e alla sua tradizione agricola. ‘e’ un bene prezioso – dichiara FINI – che ha bisogno di essere salvaguardato dalle tante minacce che rischiano di metterla in crisi’. innanzitutto, la minaccia al nostro patrimonio di biodiversita’ che arriva dalla proliferazione di specie fitopatogene aliene: dalla xylella che distrugge gli uliveti, alla cimice asiatica che danneggia l’ortofrutta, fino alla tristeza che attacca gli agrumi. ‘in una stagione come quella attuale – prosegue FINI – non possiamo non ricordare come la siccita’ e le alte temperature abbiano colpito pesantemente le produzioni base della dieta mediterranea, determinando un forte contenimento produttivo delle nostre eccellenze agroalimentari’. ‘ma non vanno dimenticate le minacce che ci auto-infliggiamo, come il nuovo sistema di etichettatura nutriscore che incombe sul nostro paese – rincara FINI -, attraverso il quale verrebbe danneggiata la reputazione di tipicita’ italiane unanimemente riconosciute per salubrita’ e alta qualita”. sara’, dunque, necessario che l’italia avanzi proposte alternative credibili, per dare risposte eque ed equilibrate alle giuste domande dei consumatori, che vanno sempre piu’ coinvolti all’interno della filiera agroalimentare attraverso le loro associazioni. secondo FINI, per valorizzare la dieta mediterranea risorse importanti vanno indirizzate verso ricerca e innovazione in modo da abbattere i costi di produzione e migliorare la sostenibilita’ ambientale, mantenendo un dialogo costante con bruxelles, che non tiene ancora nel giusto conto i passi avanti fatti dall’agricoltura italiana rispetto ai temi ecologici. ‘grandi investimenti vanno, infine, fatti per rendere i prodotti della dieta mediterranea protagonisti sui nuovi mercati. per questo occorre implementare il sistema logistico e potenziare le nostre infrastrutture – conclude FINI -, continuando anche nel grande lavoro di promozione e comunicazione che ha portato alla dichiarazione di patrimonio culturale immateriale dell’umanita’ da parte dell’unesco’.”.