GIORNATA DONNE RURALI: INTERVISTA A PINA TERENZI PRESIDENTE DONNE IN CAMPO CIA

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“donne in campo cerca di portare alla luce e ricordare le problematiche e l’impegno delle donne rurali, per valorizzarne il contributo in chiave sostenibile”, spiega ad agra press pina TERENZI, presidente donne in campo cia alla vigilia della giornata internazionale delle donne rurali del 15 ottobre, che l’organizzazione celebrera’ con il webinar su “donne in campo: cibo e benessere – nutrire i territori, nutrirsi di territorio!”. spiega TERENZI che l’iniziativa nasce “dalla necessita’ di riunire per una riflessione comune le organizzazioni e le associazioni che hanno a cuore il ruolo della donna e del cibo e che possono agire per il futuro”. per questo sono stati invitati tra gli altri slow food, le donne del vino, il mipaaf, la fao. l’incontro sara’ l’occasione per lanciare le comunita’ del cibo, promosse dalla legge 194/2015 con le “disposizioni per la tutela e la valorizzazione della biodiversita’ di interesse agricolo e alimentare”. “le comunita’ del cibo prevedono che i diversi attori della filiera vengano messi a sistema per valorizzare il cibo e i territori e il legame che li unisce”, spiega TERENZI, ricordando il ruolo di presidio svolto quotidianamente dalle donne. “importante e’ anche il binomio cibo e salute ed evidenzieremo la differenza tra corretta adozione della dieta mediterranea e un’etichettatura a colori, perche’ non parliamo solo di prodotti ma di un modo di vivere”, aggiunge TERENZI. riguardo al ruolo della donna in agricoltura, TERENZI constata che si e’ ancora lontani da una parificazione dei ruoli con gli uomini. la differenza e’ soprattutto nel metodo: “le donne sono piu’ orientate al biologico, alla sostenibilita’ e alla tutela della biodiversita’; ‘nutrire i territori, nutrirsi di territorio!’ non e’ solo uno slogan ma il nostro impegno quotidiano a coltivare mantenendo e proteggendo la terra per averne in cambio prodotti frutto di questa cura”, sottolinea TERENZI che conclude affermando: “per questo ci siamo proposte come protagoniste della transizione green che chiede l’europa”.