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la commissione europea ha pubblicato la relazione sulle prospettive a breve termine dei mercati agricoli dell’ue, secondo il quale “la produzione agricola comunitaria continua a risentire delle conseguenze dell’ingiustificata guerra russa in ucraina, dell’impennata dei prezzi dell’energia, dell’aumento dei costi dei fattori produttivi e dell’inflazione alimentare in tutta l’unione”, informa un comunicato. “oltre all’instabilita’ geopolitica, l’ue ha registrato una delle estati piu’ calde della storia, che ha inciso significativamente sulle colture estive, come mais, soia e girasole. le condizioni meteorologiche sono state difficili anche per gli allevatori e il bestiame, che hanno sofferto per lo stress da caldo e per la riduzione del mangime. nonostante le difficili condizioni, pero’ – afferma il comunicato -, il settore agricolo dell’ue rimane stabile e la disponibilita’ di cibo non e’ a rischio”. secondo le previsioni, “la produzione cerealicola totale dell’ue raggiungera’ i 270,9 milioni di tonnellate, con un calo del 7,8% rispetto all’anno scorso, piu’ marcato per il mais (-23,7%) rispetto all’anno precedente. le esportazioni di cereali dell’ue dovrebbero raggiungere i 51 milioni di tonnellate, con un aumento del 6,5% rispetto alla scorsa stagione e del 20,9% rispetto alla media quinquennale.