(riproduzione riservata)
in tutti gli stati uniti – scrive “the new york times” – il valore dei terreni agricoli sta crescendo alle stelle, raggiungendo livelli record e spesso mettendo fuori mercato i piccoli o nuovi agricoltori. ad esempio, in south dakota, l’aumento e’ stato del 18,7 per cento tra il 2021 e il 2022, uno dei piu’ alti della nazione, secondo i piu’ recenti dati dell’usda. a livello nazionale, i valori sono cresciuti del 12,4 per cento e hanno raggiunto i 3800 dollari l’acro, il livello piu’ alto dal 1970. i terreni cerealicoli costano 5050 dollari l’acro e quelli a pascolo 1650 l’acro. secondo un esperto citato dal giornale i fattori economici che hanno creato questa “tempesta perfetta” per i valori fondiari sono molti e vanno dagli alti prezzi di commodity come mais, soia e grano alla crescita del mercato edilizio, dai bassi tassi di interesse che ci sono stati fino a poco tempo fa all’abbondanza dei sussidi. di conseguenza, gli agricoltori si trovano a competere con investitori che hanno a disposizione grandi capitali, quali societa’ di private equity o costruttori edili, cosa che ha spinto alcuni esperti a mettere in guardia sulle conseguenze a lungo termine per il settore agricolo.