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dopo il gruppo lactalis, e’ il turno della cooperativa sodiaal di essere nel mirino degli allevatori, scrive “les echos”, spiegando che i suoi 2.800 produttori chiedono di ottenere una rivalutazione del prezzo del latte ritenuto insufficiente. e’ stato coinvolto il mediatore dei rapporti commerciali, al fine di svolgere “una perizia sui costi e sui prezzi”, proposto dalla piu’ grande cooperativa tricolore (4,7 miliardi di fatturato). nell’ambito di tale istruttoria, le cui conclusioni sono attese per l’inizio del prossimo anno, e’ stata effettuata l’audizione di altre cooperative. nel settore del latte – spiega “les echos”- le cooperative sono un attore importante, in competizione con lactalis, nestle’ o danone. sono 240, grandi gruppi, pmi o piccolissime imprese (tpe) a raccogliere il 55% del latte prodotto, e ad assicurare il 45% della sua trasformazione, rappresentando oltre 11 miliardi di fatturato. il fatto che l’allevatore conferente sia socio e il legame sia molto forte, non evita tensioni, a causa dell’impennata dei costi di produzione. il prezzo medio del latte a fine novembre era di 478 euro la tonnellata. non abbastanza per coprire le spese, dice la federazione nazionale dei produttori (fnpl). ma noi “non possiamo distribuire cio’ che non abbiamo. in una cooperativa, una parte dei profitti viene ridistribuita agli allevatori, e un’altra va agli investimenti”, replica pascal BRUN, amministratore di agrial, colosso del settore. “occorre trovare un equilibrio tra il prezzo di remunerazione del produttore e il funzionamento della cooperativa”, conclude.