COPAGRI LOMBARDIA, SOSPESA DOPO 48 ORE ININTERROTTE DI PRESIDIO PROTESTA ALLEVATORI LINATE

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“dopo oltre 48 ore di presidio ininterrotto, durante le quali centinaia di allevatori provenienti dalla lombardia e dalle regioni limitrofe hanno protestato con i loro trattori per riportare l’attenzione delle istituzioni e dell’opinione pubblica sulla crisi della zootecnia, legata a problematiche ataviche e strutturali del comparto sulle quali si sono inseriti gli incrementi record dei costi di produzione e delle tariffe energetiche, abbiamo deciso di sospendere il nostro sit-in a linate, mantenendo comunque lo stato di agitazione del settore, in relazione alla convocazione di un incontro ricevuta dal governo”. lo rende noto in un comunicato il presidente della copagri lombardia e dell’apl pianura padana roberto CAVALIERE. “dopo due giorni molto intensi, nei quali abbiamo incassato il sostegno di tantissimi cittadini e abbiamo avuto un proficuo confronto con il vicario del prefetto di milano natalino domenico MANNO, e dopo due notti passate tra trattori e sacchi a pelo, abbiamo accolto con favore la disponibilita’ del sottosegretario all’agricoltura con delega alle questioni attinenti all’applicazione nazionale del regime comunitario del settore lattiero-caseario luigi D’ERAMO, che ha dimostrato di avere a cuore le sorti del comparto e ci ha convocati al ministero dell’agricoltura per domani, giovedi’ 19 gennaio”, informa CAVALIERE. “le difficolta’ del comparto zootecnico affondano le loro radici nel tempo e sono legate ai costi alle stelle e a un prezzo del latte che nella stragrande maggioranza dei casi non basta neanche a coprire le spese di produzione, fattori che in quarto di secolo hanno portato alla chiusura di oltre centomila aziende e sui quali pesa come un macigno la spada di damocle dell’annosa questione delle quote latte, mai sanata nonostante i recenti pronunciamenti della corte di giustizia ue”, sottolinea il presidente della copagri lombardia. “interrompendo la protesta, che se necessario siamo determinati a riprendere, gli allevatori hanno dimostrato il loro grande senso di responsabilita’ e la loro fiducia nelle istituzioni, anche se la situazione e’ veramente arrivata al limite; la zootecnia chiede e merita la serenita’ necessaria a poter continuare a produrre, soddisfacendo cosi’ le richieste dei consumatori e garantendo la sicurezza alimentare delle tantissimi produzioni agroalimentari che fanno grande il made in italy nel mondo”, aggiunge CAVALIERE, ricordando che “dalla lombardia dipende circa la meta’ della produzione lattiero-casearia nazionale e che l’attuale congiuntura rischia di far scomparire oltre un terzo degli allevamenti della regione, con la concreta eventualita’ di perdere 12-15 milioni di quintali di latte, pari al 10% circa della produzione nazionale, oltre ad arrecare gravissimi e irreparabili danni all’indotto, all’agroalimentare e al tessuto produttivo del paese”. tutte le foto della protesta sono consultabili al link http://bit.ly/3iMNczr