PNRR: TASSINARI (UNCAI), METTERE AGROMECCANICI AL CENTRO DEL PROSSIMO BANDO MECCANIZZAZIONE

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“‘come ha detto il ministro francesco LOLLOBRIGIDA occorre tener conto della realta’, senza condizionamenti ideologici, quindi sbarazzarsi dell’idea che in agricoltura si possa fare a meno degli agromeccanici’, con queste parole il presidente di uncai aproniano TASSINARI esorta il ministro dell’agricoltura e il governo a vigilare affinche’ gli agromeccanici siano posti al centro del prossimo bando del pnrr ‘innovazione e meccanizzazione’ finalizzato a sostenere l’ammodernamento dei macchinari agricoli con 500 milioni di euro (100 per i frantoi), attraverso contributi in conto capitale dal 40 al 50%”. lo rende noto un comunicato di uncai. “stando nei confini del pnrr agricolo, gli agromeccanici sono tra i destinatari del bando parco agrisolare, invece non abbiamo trovato il loro codice ateco (01.61) nel bando ‘logistica’, nonostante il decreto ministeriale non precludesse la misura alle imprese conto terzi. questo non deve piu’ accadere”, rimarca TASSINARI. “l’obiettivo della specifica misura del pnrr e’ favorire l’introduzione di tecniche di agricoltura di precisione (es. riduzione di utilizzo pesticidi del 25-40 per cento a seconda dei casi applicativi) e l’utilizzo di tecnologie di agricoltura 4.0, nonche’ l’ammodernamento del parco automezzi al fine di ridurre le emissioni”, spiega il comunicato. “con i loro mezzi agricoli gli agromeccanici gestiscono interamente, dall’aratura alla raccolta, il 10% della superficie agricola utilizzata (1,2 milioni di ettari). scorporando le diverse lavorazioni, si puo’ affermare che solo pochissime aziende agricole estremamente grandi e strutturate non hanno la necessita’ di contattare un contoterzista per eseguire almeno un’operazione”, prosegue il presidente di uncai che conclude: “si chiedono meno emissioni in agricoltura? si intendono sviluppare economie piu’ vantaggiose nella gestione dei terreni? si vuole permettere alle aziende agricole di stare nei vincoli della condizionalita’ rafforzata della nuova pac, impostando rotazioni colturali corrette senza generare contraccolpi economici? l’obiettivo e’ permettere al sistema agricolo di attrezzarsi con cio’ che serve all’avvicendamento di colture leguminose, foraggere e da rinnovo, impegnandosi nel contempo nella gestione dei residui con un’ottica di carbon sink? si vogliono nei campi macchinari e tecnologie in grado di incrementare la sicurezza sul lavoro, portare benefici all’ambiente, alla mitigazione dei cambiamenti climatici e alla riduzione e ottimizzazione dell’uso dei fattori produttivi, ad esempio riutilizzando i ‘rifiuti’ a fini energetici.? se la risposta a tutte queste domande e’ affermativa, inutile girarci intorno, gli agromeccanici sono la leva che permette di raggiungere tutti questi obiettivi con meno dispendio di risorse e su ampia scala, con benefici anche per migliaia di aziende agricole”.