ANBI, CER E ACQUA CAMPUS PROTAGONISTI DEL FORUM FAO SULLA SCARSITA’ DI ACQUA IN AGRICOLTURA

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“centro di ricerca internazionalmente riconosciuto per gli studi sull’irrigazione in agricoltura, grazie al polo tecnico-scientifico ‘acqua campus’ targato anbi, il consorzio c.e.r. – canale emiliano romagnolo, uno dei piu’ importanti esempi di pratiche sostenibili in italia, e’ stato protagonista al forum internazionale sulla scarsita’ d’acqua in agricoltura (wasag), organizzato dalla fao nella sede dell’universita’ di capo verde”. lo rende noto un comunicato di anbi, che prosegue: “si e’ trattato di un importante riconoscimento agli oltre 60 anni d’esperienza nella ricerca di soluzioni praticabili verso l’obbiettivo del forum: ‘rendere l’agricoltura resiliente ai cambiamenti climatici’. a portare il contributo dell’ente sono stati la direttrice generale del consorzio c.e.r., raffaella ZUCARO, che ha presentato uno studio sulla progettazione e valutazione economica dei sistemi irrigui in pressione e francesco CAVAZZA, agronomo e ricercatore di ‘acqua campus’, che ha illustrato l’esperienza del canale emiliano romagnolo, quale esempio virtuoso per la gestione della siccita’ in sistemi idrici multifunzionali, evidenziando alcune, efficienti soluzioni per far fronte ai cambiamenti climatici, basate sul monitoraggio delle risorse idriche e su irriframe, sistema irriguo di precisione voluto dall’anbi. ‘le sfide socioeconomiche ed ambientali emergenti, legate ai prezzi dell’energia ed ai mutamenti del clima, richiedono azioni sostenibili e di immediata attuazione – commenta francesco VINCENZI, presidente dell’associazione nazionale dei consorzi per la gestione e la tutela del territorio e delle acque irrigue (anbi) – da anni i consorzi di bonifica ed irrigazione ricercano ed applicano soluzioni d’efficienza, esemplari in un mondo sempre piu’ assetato’. il forum wasag supporta i paesi nella ricerca di soluzioni in agricoltura per far fronte ai cambiamenti climatici: con il contributo dei suoi 70 partner, wasag ha sviluppato una strategia di adattamento e mitigazione da attuare nel triennio 2021-2024 ed e’ destinato a svolgere un ruolo sempre maggiore nella ricerca di azioni collaborative per rispondere alle crescenti sfide poste dai cambiamenti climatici e dalla conseguente scarsita’ d’acqua. ‘l’esigenza di ottimizzare l’uso dell’acqua accomuna ormai l’intero pianeta e vede anche ampie zone dell’italia minacciate da una persistente siccita’ – conclude massimo GARGANO, direttore generale di anbi – il piano laghetti, il piano invasi ed il piano di efficientamento della rete idraulica sono tasselli della proposta, che offriamo al paese per aumentare la resilienza dei territori, trattenendo maggiore acqua al suolo. ora, pero’, sono necessarie urgenti scelte della politica’.”.