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“italia next dop rappresenta l’obiettivo che il nostro sistema agroalimentare deve porsi di qui al 2030. un obiettivo in cui i produttori dovranno saper fondare un nuovo patto fiduciario con i cittadini, all’insegna della qualita’: del prodotto e del processo di produzione, equo, sostenibile e trasparente. i nostri produttori di eccellenza, i consorzi delle nostre oltre 800 dop e igp, saranno protagonisti di questa trasformazione”, ha detto il parlamentare europeo paolo de castro (s&d), relatore della revisione del sistema delle indicazioni geografiche dell’ue, intervenendo al simposio ‘italia next dop’ a roma. “l’innovazione e’ la risposta per vincere questa sfida ma ancora oggi persiste una certa diffidenza verso tutto cio’ che in ambito agroalimentare e’ percepito come ‘tecnologico’. occorre una nuova narrativa affinche’ il consumatore accetti di buon grado le novita’. non esiste antitesi infatti fra innovazione e tradizione, anzi, la prima puo’ aiutarci a preservare la nostra ineguagliabile diversita’ agroalimentare, di cui i consorzi di tutela sono i veri custodi”, ha aggiunto de castro . “con questo obiettivo in mente, stiamo lavorando al nuovo testo unico sulla qualita’ europea per continuare a far evolvere, senza bisogno di investire un euro di fondi pubblici, la tutela e la promozione di un sistema, quello della dop economy, che vale oggi oltre 75 miliardi di euro a livello europeo, e quasi 20 a livello italiano. e’ chiaro quindi come non si tratti piu’ di una semplice questione culturale di pochi stati membri particolarmente affezionati alla propria cultura culinaria, ma di un vero e proprio patrimonio economico e politico, oltre che culturale e sociale, di cui l’italia e’ senza dubbio protagonista. per questo il nostro paese dovra’ essere in prima linea e lavorare per arrivare, entro fine 2023, a una riforma che possa davvero rispondere alle necessita’ dei nostri produttori”, ha concluso de castro