UNCAI, DAL 24 AL 26/2 APPUNTAMENTO A FIERA IN CAMPO ALLO STAND DEGLI AGROMECCANICI

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“torna, da venerdi’ 24 a domenica 26 febbraio, dopo tre anni di stop per la pandemia, fiera in campo, la principale rassegna europea dedicata al riso, organizzata, a caresanablot, dai giovani di confagricoltura vercelli. protagonisti anche i contoterzisti uncai di vercelli che, con il presidente beppe DELSIGNORE, sono tra gli storici ideatori della manifestazione, quando ancora era itinerante e lambiva le piu’ importanti e caratteristiche tenute agricole locali”. lo rende noto un comunicato di uncai, che prosegue: “‘da fiera in campo vorremmo partisse una ventata di ottimismo e di proposte per levarci dalle secche dove, in pochi mesi, si e’ ritrovata la risicoltura italiana’, spiega il presidente dei contoterzisti vercellesi. sono secche reali a causa della siccita’ e bacini che presentano gia’ ora livelli estremamente bassi; ma si tratta anche di secche (o seccature) internazionali con la perdita dello scudo protettivo rappresentato dalle tariffe doganali. ‘il riso europeo e’ prima di tutto italiano e piemontese, eppure non e’ piu’ tutelato dalle importazioni selvagge a dazio zero da cambogia e myanmar’, spiega DELSIGNORE. i contoterzisti uncai vercellesi saranno presenti con un stand da stropicciarsi gli occhi, con una diserbatrice, uno spandiconcime, una seminatrice, una livellatrice e un trattore d’epoca, a fianco macchine d’avanguardia e futuristiche che svolgono gli stessi compiti di diserbo, concimazione, semina ecc. ‘in 128 metri proponiamo un viaggio tra passato e futuro, per suggerire che la risposta alla crisi attuale della risicoltura e’ nella gestione della rete idrica, nelle buone pratiche che spesso ci arrivano dal passato e nell’innovazione tecnologica’, prosegue il presidente DELSIGNORE, orgoglioso di portare in fiera alcuni attrezzi agricoli rarissimi ed estremamente preziosi, memorabilia di alcune aziende locali, quali una seminatrice e spandiconcime mccormick degli anni 50 composta da una cassetta in legno. ‘il riso italiano e’ in uno stato di emergenza, occorre agire con opere idrauliche e investimenti mirati che coinvolgano anche i contoterzisti, attraverso la creazione di un albo regionale di categoria, come uncai da sempre propone. il nostro suggerimento e’ gia’ stato raccolto da lombardia, emilia-romagna e veneto. chiudere il cerchio e realizzarlo anche in piemonte significherebbe dare ai giovani un modello di agricoltura innovativa, fatta di tecnologia e competenze avanzate, cio’ che occorre anche alla nostra risicoltura’.”.