LAVORO: COLDIRETTI, CLICK DAY EXTRACOMUNITARI DOMANDE SUPERANO DISPONIBILITA’ SERVE NUOVO DECRETO

(riproduzione riservata)

“click day in overbooking con le domande di ingresso per lavoratori extracomunitari che hanno di gran lunga superato le disponibilita’, a conferma della mancanza di manodopera che interessa diversi settori dell’economia. e’ quanto afferma la coldiretti in riferimento alle domande presentate a partire dal 27 marzo in base al dpcm (decreto del presidente del consiglio dei ministri) di programmazione transitoria dei flussi che stabilisce 82.705 ingressi, in aumento rispetto ai 69.700 dell’anno precedente”, informa un comunicato della coldiretti che prosegue: “un provvedimento che fissa a 44mila unita’ (contro le 42mila dello scorso anno) le quote per il lavoro stagionale attese principalmente nelle campagne, oltre che nel settore turistico alberghiero. anche se non esiste una suddivisione a livello territoriale, le regioni dove si concentrano le richieste di ingresso sono quelle che richiedono un grande impegno di manodopera, come il trentino, soprattutto per la raccolta delle mele, o il veneto per la raccolta degli ortaggi e delle fragole che e’ ormai alle porte, anche per effetto del caldo inverno, ma anche il friuli venezia giulia per la preparazione delle barbatelle di vite per i nuovi impianti, il lazio per gli ortaggi e la campania per la coltivazione del tabacco ed il settore della pomodoro da industria​. ‘nelle campagne con l’arrivo della primavera c’e’ bisogno di almeno centomila lavoratori per colmare la mancanza di manodopera che ha duramente colpito le campagne lo scorso anno con perdite rilevanti per i raccolti agricoli nazionali’, afferma il presidente della coldiretti ettore PRANDINI, nel sottolineare che si tratta ‘di una necessita’ da affrontare con un decreto flussi aggiuntivo, previsto peraltro dalla legge, ma e’ importante anche il nuovo sistema di prestazioni occasionali introdotto nella manovra dal governo e sostenuto da coldiretti, che porta una rilevante semplificazione burocratica per facilitare l’avvicinamento dei cittadini italiani al settore agricolo’. potranno accedervi pensionati, studenti, disoccupati, percettori di naspi, reddito di cittadinanza, ammortizzatori sociali e detenuti ammessi al lavoro all’esterno. al lavoratore saranno inoltre garantite le stesse tutele (contrattuali, previdenziali, assistenziali, ecc.) previste per gli occupati a tempo determinato. in italia un prodotto agricolo su quattro viene raccolto da mani straniere con 358mila lavoratori provenienti da ben 164 paesi diversi che sono impegnati nei campi e nelle stalle fornendo piu’ del 30 per cento del totale delle giornate di lavoro necessarie al settore, secondo il dossier idos. i lavoratori stranieri occupati in agricoltura sono per la maggior parte provenienti da romania, marocco, india e albania, ma ci sono rappresentanti di un po’ tutte le nazionalita’. si tratta soprattutto di lavoratori dipendenti a tempo determinato che arrivano dall’estero e che ogni anno attraversano il confine per un lavoro stagionale per poi tornare nel proprio paese spesso stabilendo delle durature relazioni professionali oltre che di amicizia con gli imprenditori agricoli. ma cresce anche la presenza di stranieri alla guida delle imprese agricole con quasi 17mila titolari di nazionalita’ diversa da quella italiana”.