LAVORO: ROTA (FAI-CISL), MIGRANTI COMPONENTE STRUTTURALE AGRICOLTURA FORMAZIONE E’ ESSENZIALE

(riproduzione riservata)

“‘i lavoratori agricoli stranieri in italia sono oltre 358 mila, il 31% del totale, provengono da 164 paesi diversi e il 67% di loro sono non comunitari: parliamo di persone e famiglie che sono diventate una componente strutturale del made in italy e che necessitano pertanto anche di una piena cittadinanza da riconoscere necessariamente con la formazione intesa come crescita umana e professionale’. cosi’ il segretario generale della fai-cisl nazionale, onofrio ROTA, ha spiegato a deruta (perugia) gli obiettivi del progetto ‘fai di piu’ – scuola’, promosso dalle strutture regionali di cisl, fai-cisl, terra viva, anolf e ial. una sinergia che dara’ il via a breve, nella cittadina, a un primo corso gratuito di lingua italiana per circa 50 stranieri impiegati in agricoltura. nel 2022 – e’ emerso dall’incontro, in presenza del sindaco michele TONIACCINI – l’agroalimentare ha generato oltre 72 miliardi di ricchezza e ha superato i 60 miliardi di export, incidendo per il 9% sull’export totale nazionale. la componente dei lavoratori immigrati tende a crescere ed e’ diventata essenziale per questa crescita. anche in umbria, dove gli immigrati sono il 10,7% della popolazione, 91.658, di cui oltre 70 mila in provincia di perugia, il comparto primario – hanno spiegato i promotori del progetto in conferenza stampa – si conferma tra i piu’ attrattivi per la manodopera straniera dopo i settori dei servizi, dell’industria e dell’edilizia. le aziende agricole che assumono sono poco piu’ di 2.550, i dipendenti 15.600, di cui il 93% operai. tra questi, i lavoratori stranieri sono oltre 5.900, cioe’ il 41% dei braccianti, di cui l’82% sono non comunitari. le prime collettivita’ sono quella romena, albanese, marocchina, seguite da quella ucraina, ecuadoriana e cinese. ‘ma e’ cresciuta molto – ha detto abdeillah AMAHDAR, presidente dell’anolf umbria – anche la componente femminile, che da noi ha raggiunto il 55,2% degli stranieri, inoltre i permessi di soggiorno sono legati in maggioranza a ricongiungimenti familiari e lavoro: tutti fattori che confermano il fatto che negli ultimi anni in regione l’immigrazione si e’ consolidata stabilmente nel tessuto sociale e produttivo, e che ci spingono a investire sulla formazione linguistica per promuovere una vera integrazione sociale e culturale e di conseguenza rafforzare le competenze dei lavoratori e la resilienza delle imprese’. ‘abbiamo un’urgenza manodopera in agricoltura – ha aggiunto il segretario della cisl regionale angelo MANZOTTI – alla quale bisogna rispondere mettendo in campo azioni formative concrete: i lavoratori agricoli vanno preparati rispetto alle esigenze della nuova agricoltura, sempre piu’ multifunzionale e preziosa anche per il nostro territorio’. la sfida formativa e’ condivisa anche dallo ial umbria, che attraverso il presidente osvaldo cecconi ha garantito pieno sostegno al progetto illustrato durante l’incontro”.