“REUTERS”: ALCUNI PRODUTTORI USA DI MAIS OGM PRONTI A RINUNCIARE AL TRANSGENICO IN NOME DEL MERCATO

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il messico ha trovato degli alleati inaspettati nel tentativo di limitare le importazioni di mais geneticamente modificato (gm) dagli usa tra alcuni degli agricoltori statunitensi che lo coltivano, scrive tom POLANSEK per la “reuters”. facendo riferimento alla liberta’ del mercato, dicono che gli stati uniti dovrebbero accettare di vendere al messico mais non ogm, piuttosto che cercare di andare avanti nella disputa commerciale per indurlo ad accettare quello transgenico, e fanno notare che potrebbero guadagnare un premio per la coltivazione di mais convenzionale. “sono a favore del commercio libero ed equo”, dice fred HUDDLESTUN, che coltiva mais e soia gm a yale, illinois. ma “quando si arriva al punto in cui si sta spingendo qualcuno a comprare qualcosa che non vuole, allora ho delle preoccupazioni al riguardo”, aggiunge. il messico – spiega “reuters” – ha dichiarato a febbraio che vietera’ il mais gm per il consumo umano, facendo marcia indietro rispetto ai piani precedenti e gettando una luce fosca sul futuro delle importazioni per l’alimentazione del bestiame, la destinazione della stragrande maggioranza del mais importato. i sostenitori della politica affermano che il mais gm puo’ contaminare le antiche varieta’ autoctone del messico e ne hanno messo in dubbio l’impatto sulla salute umana. l’amministrazione biden afferma che le restrizioni violerebbero l’accordo usa-messico-canada (usmca) e il mese scorso ha richiesto consultazioni commerciali con il messico come primo passo formale verso una richiesta di un panel per la risoluzione delle controversie ai sensi del patto.